
Due giorni di sospensione dall'Aula di Montecitorio. È questa la sanzione decisa dall'Ufficio di presidenza della Camera nei confronti del segretario di +Europa Riccardo Magi che lo scorso 14 maggio, durante il premier question time della Camera, si era travestito da fantasma.
"Rispetto la decisione non la condivido", ha commentato a caldo Magi parlando con i giornalisti alla Camera. E ha aggiunto: "Segnalo però che quelle questioni denunciate dal fantasma, che era il dito ma indicava una luna, restano tutte quante irrisolte e senza sanzioni alcuna". Il segretario di +Europa si riferisce alla "mancanza di informazione sul referendum", testimoniata a suo avviso dai dati dell'Agcom e "alla paralisi della commissione di vigilanza Rai" che non ha potuto lavorare né durante né dopo i referendum e "quindi direi che - osserva Magi - anche la commissione di vigilanza Rai è ridotta un fantasma, ma di questo nessuno, nemmeno l'ufficio di presidenza della Camera, se ne occupa". Il deputato dell'opposizione, intervenendo davanti all'ufficio presidenza, ho spiegato che "ci sono stati altri casi, altri comportamenti che era sono stati sicuramente più offensivi del fantasma che non ha recato offesa né verbale né fisica a nessuno, non sono state assunte delle sanzioni"- Magi ha spiegato, inoltre, che non si aspettava di essere sottoposto a procedimento disciplinare dopo quasi mesi dall'accaduto: "A ogni modo, per quel fatto - ha proseguito - sono stato già stato sanzionato con l'espulsione dall'Aula e mi pare che il presidente della Camera (nell'esercizio delle sue prerogative, previste dall'art. 8 del Regolamento) abbia già provveduto e non lo contesto oggi come non lo contestai allora. Come sapete tutti, il mio gesto è stata una citazione".
Magi, poi, ha continuato a difendersi: "Posso solo aggiungere che non ho cagionato un tumulto - inteso come grave turbamento della seduta - non ho offeso alcuno, verbalmente o fisicamente, né colleghi né membri del governo né dipendenti della Camera". E ancora: "Mi permetto solo ricordare - andando a ritroso - che l'anno scorso (allorquando fu aggredito il deputato Donno) furono irrogate sanzioni a vari colleghi (tra cui il deputato Iezzi) ma per fatti decisamente più gravi, tra cui contusioni agli assistenti parlamentari; nel 2013, i colleghi del Movimento 5 stelle furono sanzionati per aver occupato i tetti di Montecitorio per una notte; per non parlare dei deputati della Lega che nel giugno 2007 occuparono l'assemblea, salendo in piedi sui banchi del governo e mostrando scritte". Magi ricorda infine che il compianto deputato leghista Gianluca Buonanno non venne sanzionato, nemmeno con l'espulsione, quando derise gli avversari esponendo un ortaggio sul banco. "In tutta onestà, pertanto, questa procedura mi pare tardiva e - di per sé - sproporzionata.
Dopodiché - evidentemente - mi rimetto alle vostre valutazioni e certamente non mi posso pentire di una manifestazione che certamente appartiene alla storia della dialettica parlamentare e politica e non all'illecito comportamentale", ha concluso il segretario di +Europa.