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"Mai stato politico di professione". Amato surreale, cosa ha detto in tv

Deputato dal 1983, poi senatore, più volte ministro e presidente del Consiglio. Ma Amato ora assicura: "Mai stato un politico di professione"

"Mai stato politico di professione". Amato surreale, cosa ha detto in tv

Una vita trascorsa in politica. Nei partiti di sinistra e nelle istituzioni, ai più alti livelli e sulle più prestigiose poltrone. Deputato, senatore, più volte ministro, presidente del consiglio e infine presidente della Corte costituzionale: Giuliano Amato è stato tutto questo. Eppure il diretto interessato assicura oggi di non essere mai stato un politico di professione. E i decenni trascorsi in Parlamento? Caspita, come vola il tempo: l'84enne ex ministro ed ex premier non dev'essersene accorto. A differenza degli italiani, che ancora ricordano il prelievo forzoso dai conti correnti avvenuto durante il governo Amato nel 1992.

Amato: "Mai stato politico di professione"

Intervenendo oggi su La7, il costituzionalista ha commentato con un certo distacco le zuffe degli attuali politici. Ed è proprio così che ha fatto scattare la propria surreale osservazione. "Io non sono mai stato un politico di professione. Mi ricordo che nel 1983 entrai in Parlamento con questo in testa: dopo aver studiato quelle cose per anni da fuori, andavo a vedere com'erano da dentro. In fondo non ho mai cambiato questo atteggiamento", ha affermato a L'Aria che tira. In realtà, il giurista torinese ha fatto più che un giro d'osservazione nelle stanze dei bottoni, nelle quali è rimasto per anni e anni. Da quel lontano 1983 in poi.

Il curriculum politico di Giuliano Amato

Cresciuto politicamente nel partito socialista, Amato è stato deputato dal 1983 al 1994 con il Psi, quindi - con L'Ulivo - senatore dal 2001 al 2006 e nuovamente deputato dal 2006 al 2008. Ha ricoperto le cariche di segretario del Consiglio dei ministri (nei governi Craxi I e Craxi II, 1983-1987), di vicepresidente del Consiglio (1987-1988) e ministro del tesoro (1987-1989). Fu presidente del Consiglio (governo Amato I, 1992-1993), presidente dell'Agcm (1994-1997), ministro per le riforme istituzionali (1998-1999), nuovamente ministro del tesoro (1999-2000) e ancora premier (governo Amato II, 2000-2001). Infine ministro dell'interno (nel governo Prodi II, 2006-2008). La domanda sorge spontanea: in che senso l'esimio professore non è "mai stato un politico di professione"?

La formazione nei "vecchi partiti"

Peraltro, rispetto a quell'osseravazione, Amato è anche entrato in contraddizione. "Ho fatto parte del ceto politico e ora me ne sento un po' distante per ragioni... Perché questi hanno fatto una vita un po' diversa da come l'avevo fatta io", ha affermato il presidente emerito della Corte Costituzionale, spiegando poi: "Ero un po' cresciuto nei vecchi partiti, che ti abituavano a occuparti degli affari collettivi... Imparavamo un sacco di cose e quando arrivavamo in Parlamento avevamo questa preparazione dentro. Oggi invece imparano in Parlamento".

Non esattamente l'approccio di chi si potrebbe definire un outsider della politica.

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