Massacrato in casa dai ladri: presi 4 romeni

Massacrato in casa dai ladri: presi 4 romeni

RomaPugni e colpi di spranga al volto inferti con una violenza inaudita da quattro belve. Ausonio Zappa, 81 anni, è l’ultima vittima in ordine di tempo di una serie di sanguinose rapine in villa che in questi mesi hanno sconvolto la Penisola. L’uomo martedì notte è stato ridotto in fin di vita mentre si trovava nella sua abitazione a Bagnaia, alle porte di Viterbo. A sorprenderlo quattro romeni, che ieri sono finiti nella rete dei carabinieri del Reparto operativo provinciale.
L’anziano, docente universitario in pensione e fondatore dell’Accademia «Lorenzo da Viterbo» e dell’Accademia delle Belle Arti di Milano si trovava da solo quando, poco prima delle due, è stato sorpreso da due banditi, che si sono introdotti nella sua villetta. Gli altri due complici attendevano all’esterno e avevano il compito di accompagnarli e riportarli via, una volta compiuto il colpo. Zappa, alla vista dei due sconosciuti, avrebbe tentato di schiacciare il pulsante collegato al sistema di allarme della centrale operativa di un istituto di sorveglianza privato. A quel punto i banditi avrebbero perduto il lume della ragione e avrebbero massacrato l’anziano docente con una spranga di ferro, fermandosi solo quando il poveretto è crollato a terra. Inutili a quel punto le pretese di ottenere denaro e gioielli. È stata però «un’imprudenza» a condurre i carabinieri sulle tracce della banda. Dopo aver accompagnato i «colleghi» nella villa di Zappa, infatti, i due complici si sono recati a Vignanello, nell’abitazione di una connazionale, a bordo di una Bmw. Nel tornare a riprenderli, a forte velocità, sono però incappati in una pattuglia dei carabinieri. I militari, controllati i loro documenti, li hanno lasciati andare ma, insospettiti dal loro comportamento, li hanno seguiti. Giunti davanti alla villa, i due romeni si sono accorti di essere controllati e si sono dati alla fuga, inseguiti dai militari. Nel frattempo, è scattato l’allarme nell’abitazione di Zappa e un’altra pattuglia si è immediatamente recata sul posto, dove ha trovato l’anziano disteso in una pozza di sangue, tra la camera da letto e il soggiorno. Dalla centrale operativa è così partito l’allarme e la pattuglia all’inseguimento ha realizzato che l’auto in fuga era collegata all’accaduto. Dopo pochi chilometri la Bmw è stata bloccata: uno dei due giovani ha subito confessato. Gli altri due si erano allontanati a piedi dalla villa, ma sono stati bloccati poco dopo nella loro abitazione.
Un episodio analogo si era verificato solo due notti fa nel Frusinate, dove due anziani, sempre a colpi di bastone, erano stati rapinati nel cuore della notte, da quattro banditi stranieri. Purtroppo l’incubo delle rapine in villa si fa sempre più pressante e sembra una prerogativa delle bande dell’Est. Queste violenze si ripetono ormai da mesi, perpetrate da veri e propri commando stile «Arancia Meccanica». Il 2 marzo scorso Luca Rosi, bancario perugino di 38 anni, è stato ucciso a Ramazzano, alle porte di Perugia, per aver tentato di difendere la sua fidanzata. I suoi tre aguzzini, che ora sono dietro alle sbarre, non hanno avuto pietà, nonostante il poveretto avesse le mani legate dietro la schiena.

Solo un mese prima, nella notte fra il 2 e il 3 febbraio, poco distante, a Resina, una donna di 54 anni era stata violentata da uno dei due romeni che, armati di pistola e fucile, col volto coperto, avevano fatto irruzione nella villa dove si trovava con la nipote quattordicenne.

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