Mattarella: "Irresponsabile indebolire l'Onu"

"L'Onu può adempiere al suo mandato di garante della pace internazionale soltanto se gli Stati che ne fanno parte le consentono di farlo", ha detto il capo dello Stato intervenendo al Polo delle Nazioni Unite di Vienna

Mattarella: "Irresponsabile indebolire l'Onu"
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Spesso alle Nazioni Unite arrivano critiche, anche dure, circa le proprie inadeguatezze. Ma non si tiene conto di un aspetto fondamentale, sottolineato oggi dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. "L'Onu può adempiere al suo mandato di garante della pace internazionale soltanto se gli Stati che ne fanno parte le consentono di farlo". Il capo dello Stato lo ha detto intervenendo al Polo delle Nazioni Unite di Vienna in occasione della Giornata internazionale per la prevenzione e la lotta a ogni forma di crimine organizzato transnazionale e delle celebrazioni del venticinquesimo anniversario della firma della Convenzione di Palermo.

"Bene la riforma delle Nazioni Unite"

"In questo lungo percorso" delle Nazioni Unite "non sono mancati ostacoli ed errori e lacune, in parte riconducibili a carenze strutturali dell'organizzazione, in parte alla altalenante volontà politica degli stessi Stati membri a sostenerne pienamente l'azione. La recente riforma varata dal segretario generale Guterres è stata avviata per fornire risposta a questa richiesta di maggiore efficacia. Si tratta di un passo nella giusta direzione che comunque sollecita a una riflessione più ampia sugli stessi meccanismi decisionali dell'Onu, a cominciare dal Consiglio di Sicurezza, la cui composizione e i cui poteri in capo ai membri permanenti riflettono il mondo del 1945".

"Non demolire i piani di disarmo"

C'è "l'esigenza di rafforzare e non demolire l'architettura relativa al disarmo e alla non proliferazione delle armi nucleari - ha detto Mattarella - in una fase storica in cui invece assistiamo a inaccettabili allusioni all'impiego di armi di distruzione di massa. Non esistono alternative al multilateralismo a meno che non si ritenga di imboccare la strada dei conflitti permanenti, con un ritorno a una visione primitiva dei rapporti fra i popoli, i cui esiti sono storicamente e drammaticamente ben noti".

"La Costituzione indica la partecipazione a organizzazioni internazionali"

"Nello stesso momento in cui nasceva l'Onu - osserva il presidente - l'Italia intraprendeva il percorso per dotarsi di una nuova legge fondamentale, la Costituzione Repubblicana del 1948, fondata su valori che coincidono con quelli della Carta di San Francisco e della Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo. In quel testo i padri costituenti italiani con grande lungimiranza indicavano espressamente la strada per una partecipazione italiana alle organizzazioni internazionali. Su queste basi di piena adesione a un sistema valoriale la Repubblica Italiana poté accedere alle Nazioni Unite, nel 1955".

"Restano impressi nella memoria gli attentati del '92"

Il capo dello Stato ha detto poi che "restano impressi nella memoria collettiva, tra gli altri, i sanguinosi attentati del 1992, che costarono la vita a Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e Paolo Borsellino, e insieme a loro ai valorosi e coraggiosi agenti delle loro scorte.

Falcone e Borsellino, che ho avuto il privilegio di conoscere e sovente frequentare, avevano inferto alla mafia colpi di grande efficacia e di successo. Disvelandone percorsi finanziari, collegamenti, debolezza sociale".

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