È un Renzi a trecentossanta gradi quello che risponde alle domande di Nicola Porro nel corso dell'ultima puntata di Virus. Ammonisce governo e parlamento sulle riforme ("Se le sgambettano perdono la faccia") e smaschera la bufala sul semestre europeo che impedisce il voto ("Tecnicamente si può andare alle urne") ma nonostante le difficoltà non perde l'ottimismo perché, rinadisce il sindaco, "l'accordo durerà".
"Dopo anni in cui hanno fatto i tavoli di lavoro, le commissioni, i gruppi di studio e i comitati dei saggi, in un mese abbiamo stretto su 3 punti fondamentali che comportano un miliardo di euro di risparmio, con Berlusconi e anche con Alfano c’è un accordo vero. O si chiude o si perde l’ultimo treno", ricorda il segretario del Partito Democratico. L'ultimo treno per il Paese, ma anche l'ultima possibilità per l'esecutivo di Letta: "Questa è l’ultima chance anche per i parlamentari. Io più che fare l’accordo non posso. Se qualcuno pensa con il voto segreto di sgambettarlo non è che fanno un danno a me, fanno un danno a loro, perchè la legislatura sostanzialmente vede il proprio fallimento". Poi il sindaco di Firenze torna a zittire (pur lasciando aperto uno spiraglio alle modifiche) le polemiche sulle preferenze: "Trovo un pò strano che persone che magari i voti non è che li abbiano sempre presi polemizzino su questo argomento, un pochino mi sembra pretestuoso. Ma siccome io non sono malizioso dico: un punto d’intesa si troverà, l’Italia deve voltar pagina".
Non manca neppure una bordata a Beppe Grillo: "Il finanziamento ai gruppi della Camera non è che lo prende il Pd, Forza Italia o Alfano. Lo prende anche Grillo eh, Grillo fa finta di niente ma i milioni di euro del finanziamento ai gruppi, Grillo li prende e incassa, come tutti. Come tutti". Dopo Grillo tocca "a tutti quelli che sono professionisti della melina e della palude", e in cima alla lista ci sono i partitini che si sdraiano sulla strada delle riforme e del cambiamento. "Cos’è che ha fregato l’Italia in questi anni tra tanti problemi? Il fatto che ci siano dei piccoli partiti che prendono una piccola percentuale di voti e in Parlamento stanno lì e dicono: o facciamo come diciamo noi oppure le cose non passano - attacca il rottamatore -. Un meccanismo di veto, un potere di blocco che forse poteva andare bene in un sistema di pesi e contrappesi come nella I Repubblica. Ma ora che senso ha, ora che devo fare una riforma epocale e devo stare tutte le volte a trattare con il singolo partitino?" . Poi rispondendo a una domanda di Porro che gli chiede se è possibile andare alle urne durante il semestre europeo apre uno spiraglio: "Tecnicamente si può votare durante semestre presidenza UE, ma sarebbe opportuno evitare".
E il conflitto d'interessi? "Sono vent’anni che ne parlano, fosse la volta buona...non c’è nell’accordo istituzionale. Mi vuole lasciare intendere che il premier voglia usare il conflitto di interessi per sabotare l’accordo? - chiede Renzi a Porro - Io spero si faccia una legge sul conflitto d’interessi. Ma non credo che il presidente del consiglio usi questo pretesto per sabotare l’accordo".
Non solo riforme. Al primo punto nell'agenda degli italiani ci sono anche altri problemi. Il lavoro Renzi ha rilanciato il Jobs act) e soprattutto le tasse. "L'immagine della foto di Varese è devastante - ha detto Renzi riferendosi alle immagini di un servizio di Virus -, la gente in coda per pagare le tasse ti fa venire uno stranguglione al cuore. È allucinante che su un tema su cui avevano detto non si pagherà, poi si paga: c`è stato un anno di polemica per circa 4 miliardi di euro tra Brunetta, Letta, Alfano.
Tutti hanno messo bocca su questa cancellazione dell'Imu che poi non c'è stata o è stata parziale, senza affrontare il vero tema: come rimodulare la pressione fiscale".
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