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"Nazista, c...e". Gli insulti del deputato Pd al sottosegretario Bignami

Il parlamentare del Partito Democratico ha ammesso di avere offeso personalmente il sottosegretario alle Infrastrutture durante la seduta sulla commissione Covid: arrivano le scuse, anche non sembrano pienamente sincere

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Dopo le voci che era circolate per tutta la giornata di oggi, alla fine è arrivata la confessione, condita poi da delle scuse (tardive) non esattamente del tutto sentite. Arturo Scotto esce allo scoperto e ammette di essere lui il deputato del Partito Democratico che mercoledì sera, durante un'infuocata seduta parlamentare sull'istituzione della commissione d'inchiesta Covid, ha insultato pesantemente il sottosegretario alle Infrastrutture Galeazzo Bignami: "Meglio vestito da nazista che da c...e quale sei". L'ex parlamentare di Articolo 1 ha pubblicato a tal proposito un post su Facebook in cui rincara la dose: "Ho pronunciato senz'altro nella stessa frase le due espressioni - afferma Scotto dopo avere ripercorso i motivi della sua espressione -. Vorrei tuttavia rettificare. In ogni caso, è comunque meglio andare in giro da c...e che da nazista. Scelga lui, ma secondo me peggio di nazista non c'è nulla. E con i nazisti non sono abituato a parlare", scrive in maniera (a suo modo di vedere) sarcastica sui social.

Il deputato dem aveva spiegato in precedenza come si era arrivati a quell'epiteto, non quindi rinnegato. "Durante il pessimo dibattito alla Camera dei Deputati sulla Commissione Covid, mi sono avvicinato ai banchi del Governo per sollecitare il sottosegretario alla Salute Gemmato a far abbassare i toni - racconta -. Lo stesso hanno fatto successivamente il collega Sarracino e il collega Pagano, animati dallo stesso obiettivo". La seduta parlamentare, prosegue, era diventata "una bolgia ed emergeva in maniera evidente la voglia di vendetta che attraversava questa forzatura della destra". Secondo Scotto l'intervento della collega di Fratelli d'Italia, Buonguerrieri, "era un comizio in piena regola che oltre a riecheggiare i soliti slogan dei no vax era pieno di notizie false".

E qua comincia la battaglia con il membro del governo, anche lui di Fratelli d'Italia: "Acccanto a lui c'era il viceministro Bignami, evidentemente tronfio per avere portato a casa questa specie di Tribunale speciale contro gli avversari politici, che si è intromesso nel colloquio tra me e Gemmato rivendicando che le denunce a Conte e Speranza le aveva fatte lui e che era meglio che non gli rompevo i coglioni". I momenti diventano sempre più concitati: "Gli ho risposto per le rime, sicuramente sbagliando. E me ne scuso perché è un linguaggio che preferisco sempre evitare nella vita pubblica come in quella privata. Meglio quando si veste da nazista a carnevale che da c…e qual è: più o meno mi sarebbe scappata questa battuta nella foga del diverbio, secondo le cronache". Cronache confermate da decine di testimoni, oltre che adesso dallo stesso Arturo Scotto. Il quale però, come si è appreso, più che chiedere sinceramente scusa, ha preferito più che altro avvalorare la propria offesa personale nei confronti di Bignami.

Come direbbe un modo di un modo di dire di origine veneta: peggio la toppa del buco.

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