Meloni: "Con la destra al governo la patrimoniale non vedrà mai la luce"

La presidente del Consiglio rassicura gli italiani. Opposizioni all'attacco e Tajani critica Landini che ieri ha chiesto un contributo di solidarietà per i più ricchi

Meloni: "Con la destra al governo la patrimoniale non vedrà mai la luce"
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"Le patrimoniali ricompaiono ciclicamente nelle proposte della sinistra. È rassicurante sapere che, con la destra al Governo, non vedranno mai la luce". Lo scrive su X la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Proprio ieri il leader della Cgil Maurizio Landini è tornato a proporre un contributo di solidarietà dell'1% dai contribuenti più ricchi.

La sinistra parte subito all'attacco, ma mette in scena il solito ritornello. Il leader del M5S, Giuseppe Conte, punta il dito contro il governo. "Meloni sostiene che sulle tasse il suo governo è quello più rassicurante. Forse per banche e giganti del web americani - scrive sui social -. Se parliamo di famiglie e imprese italiane Meloni ha stabilito il record di pressione fiscale degli ultimi 10 anni, ha aumentato accise, Iva. Tutto. Le ho anche consegnato un libro sulle tasse che hanno aumentato, lo ha letto? Di fronte a 25 miliardi di tasse che si son mangiati il potere d'acquisto pensa di cavarsela buttandola in caciara e dando 2 euro al mese ai lavoratori?".

Nicola Fratoianni di Avs replica dai microfoni di Skytg24 replica alla premier: "La presidente del Consiglio ci dice via tweet che è rassicurante sapere che con la destra al governo non ci saranno mai patrimoniali. Io dico che non è per niente rassicurante che con la destra al governo aumentino le persone in povertà, aumentino - come è successo tra il 2023 e il 2024 - di 1 milione gli italiani che rinunciano a curarsi perché non se lo possono più permettere. Come non è assolutamente rassicurante sapere - prosegue il leader di SI - che gli stipendi della maggioranza degli italiani in questo Paese, unico caso in Europa, da trent'anni sono sostanzialmente fermi o vanno indietro, mentre il costo della vita continua ad aumentare".

"Meloni scrive che 'con la destra al governo mai patrimoniali'. La realtà è che il governo Meloni ha aumentato la pressione fiscale al 42,8%. Chi paga? Sempre gli stessi: lavoratori e pensionati", tuona il deputato di Avs e co portavoce dei Verdi, Angelo Bonelli. La destra difende i ricchi e ha abbandonato i poveri, che anno dopo anno sono sempre più poveri. La povertà assoluta in Italia ha raggiunto la cifra scandalosa di 5,7 milioni di persone. E con il governo Meloni le persone che hanno rinunciato a curarsi sono arrivate a 1,3 milioni, passando da 4,5 milioni a 5,8 milioni. In Italia ci sono 62 super-ricchi con un patrimonio complessivo di 200 miliardi di euro. Perché chi è super-ricco non deve dare un contributo per sostenere la sanità pubblica e aumentare stipendi e pensioni che sono tra i più bassi in Europa? Noi siamo dalla parte dei poveri e del ceto medio. Meloni è dalla parte dei super-ricchi e difende un sistema che è sempre più ingiusto dal punto di vista sociale. Del resto, lei ha già detto no - insieme a Trump - alla tassa minima globale sulle grandi multinazionali".

Sul fronte del centrodestra si fa sentire anche Antonio Tajani, vicepremier e ministro degli Esteri, che risponde alle domande dei cronisti sulla reazione del governo allo sciopero generale del prossimo 12 dicembre indetto dalla Cgil contro la manovra. "È uno sciopero politico, che il sindacato unico organizza rompendo l'unità sindacale. Mi pare ci sia invece un isolamento politico della Cgil - aggiunge il leader di Forza Italia - non firma i contratti, organizza gli scioperi di venerdì sempre. Evidentemente c'è qualcosa che non funziona nella Cgil. Se tutto il mondo sindacale la pensa in maniera diversa, mi pare che la Cgil sia isolata nel mondo del lavoro.

Quando la Cisl, la Uil, gli autonomi non aderiscono a questo sciopero e firmano i contratti che portano aumenti salariali ai lavoratori". "La Cgil - conclude - è sempre contro, forse perché Landini ha delle mire politiche e vuole diventare leader della sinistra, è legittimo. Faccia un'analisi politica: la Cgil è isolata nel mondo del lavoro".

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