“Meloni? Finanzia il traffico di uomini”. L’assurda difesa della Ong ai trafficanti

L'Italia finanzia il traffico di uomini nel Mediterraneo e se Meloni volesse combatterlo dovrebbe andarsene: questa la teoria della Ong che continua a far campagna elettorale per la sinistra

“Meloni? Finanzia il traffico di uomini”. L’assurda difesa della Ong ai trafficanti
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Continuano le provocazioni della Ong tedesca Sea-Watch al governo italiano. In questa estate bollente, almeno a livello climatico, in cui le Ong hanno meno interventi da fare in mare in ragione della riduzione delle partenze dalle coste africane, l'organizzazione tedesca ha messo nel suo mirino il governo di Giorgia Meloni. Dopo aver auspicato "tutto il male" da profondo del loro cuore al presidente del Consiglio e al ministro degli Interni, Matteo Piantedosi, hanno nuovamente preso di mira Meloni per la sua replica alla loro nota successiva all'ultimo viaggio in Libia della delegazione italiana.

"La Ong Sea Watch, che non ha nulla da dire sugli scafisti che si sono arricchiti uccidendo migliaia di persone, augura a noi 'tutto il male possibile dal profondo del cuore' perché andiamo in Libia a confrontarci su come fermare l'immigrazione illegale creando sviluppo. Un cuore bizzarro, c'è da dire", sono state le parole di Meloni lo scorso 17 luglio. Ma è solo qualche giorno fa che la Sea-Watch, per riaccendere i riflettori su di sé e creare nuova polemica, ha replicato al premier, accusandola di essere collusa con i trafficanti. "L'Ue e l'Italia accusano le persone di essere trafficanti che hanno viaggiato in barca per fuggire. Queste persone vengono poi imprigionate e l'Ue può dichiarare di aver condannato decine di trafficanti quest'anno", dice nel video un'esponente dell'organizzazione. In sostanza, accusa l'Europa e il nostro Paese di mettere in carcere delle povere vittime per avere qualcuno su cui puntare il dito. Il motivo? Viene spiegato poco dopo: "Poiché ci sono così tanti trafficanti, il confine è ulteriormente militarizzato, il che costringe le persone a prendere rotte ancora più insicure".

La narrazione che sta cercando di costruire Sea Watch, che non ha alcun riscontro nel mondo reale, è quindi che l'Europa costruisce dei mostri e li usa come pretesto per chiudere i confini. Nega, quindi, che esista un sistema di trafficanti e di organizzazioni che mettono in mare le persone destinandole a morte quasi certa, pur di non ammettere che da parte loro non c'è mai stata una condanna a questi traffici. Ma fa di più, perché in un passaggio successivo la sua esponente si spertica nel spiegare che Italia ed Europa non stanno combattendo il traffico di esseri umani "ma piuttosto lo stanno finanziando" perché sostengono la Guardia costiera libica. "Il governo italiano sta quindi finanziando il traffico di esseri umani e facendo aumentare il bilancio delle vittime nel Mediterraneo.

Se Meloni volesse lavorare contro il traffico di esseri umani e la morte in mare, probabilmente dovrebbe bandirsi. Ma non lo fa", conclude provocatoriamente l'esponente di Sea-Watch. Ma l'organizzazione è ben consapevole di star costruendo una realtà parallela, tanto che ha chiuso la possibilità di lasciar commenti.

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