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"Sono italiani due volte". La Meloni e il ricordo delle Foibe

Il messaggio del presidente del Consiglio nel Giorno del Ricordo: "La memoria dell’esodo giuliano-dalmata è stata per troppi anni vittima di una vera e propria congiura del silenzio”

"Sono italiani due volte". La Meloni e il ricordo delle Foibe

Oggi, 10 febbraio, si celebra il Giorno del Ricordo: una solennità civile nazionale italiana che ricorda le vittime delle foibe e l’esodo giuliano dalmata. Questa giornata speciale venne istituita nel 2004 in memoria dei nostri connazionali uccisi dai partigiani comunisti titini o costretti a fuggire dalla propria terra. Un evento drammatico confinato nel regno dell’oblio per molti, troppi anni. La politica da destra a sinistra si unisce nel ricordo dei quasi ventimila italiani torturati, assassinati e gettati nelle foibe dalle milizie della Jugoslavia di Tito alla fine della Seconda guerra mondiale.

Il ricordo di Giorgia Meloni

Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, affida ad una nota il suo ricordo sentito e commosso:"Oggi l’Italia celebra il Giorno del Ricordo e rende il suo tributo ai martiri delle foibe e agli italiani costretti ad abbandonare le loro case per il solo fatto di essere italiani”. Le parole del primo ministro italiano ricostruiscono la tragedia avvenuta alla fine secondo conflitto mondiale.

“Il nostro Paese – afferma il premier - rende il suo tributo ai martiri delle foibe e agli italiani costretti ad abbandonare le proprie case per il solo fatto di essere italiani. La memoria dell’esodo giuliano-dalmata è stata per troppi anni vittima di una vera e propria congiura del silenzio” La Repubblica italiana, lo ricordiamo, ha istituito questa solennità civile solo con la legge 30 marzo 2004 n.92. Una legge che, sottolinea Meloni, “ha ricucito questa pagina dolorosa della storia nazionale”.

La Russa: "Non deve essere dimenticata"

In merito alla Giorni del Ricordo si è espresso anche il presidente del Senato, Ignazio La Russa. La tragedia delle foibe, ha sottolineato la seconda carica dello Stato,“non può e non deve essere dimenticata, così come non deve essere dimenticato l’esodo dall’Istria, dalla Dalmazia, da Fiume”. Italiani che, come giustamente ricorda La Russa, “furono costretti a lasciare le loro case, i luoghi dove erano nati e dove vivevano, e che furono accolti malissimo dall’Italia di allora”. Una vicenda che ancora colpisce nel profondo il nostro Paese: “Io credo che la svolta c’è stata nel 2004 quando è stata istituita la Giornata del ricordo. Io ero capogruppo di Alleanza Nazionale ed ebbi l’onore di firmarla, insieme a Menia”.

Salvini: "Commemorare a Sanremo"

Data l’importanza e la profondità del tema, questa sera, sarebbe doveroso che a Sanremo fosse dedicato il giusto spazio in memoria dei nostri connazionali uccisi. Il leader della Lega, Matteo Salvini, ha voluto lanciare un appello in questo senso: “Commemorare il Giorno del ricordo a Sanremo, ma soprattutto che la tragedia delle foibe venga sempre ricordata dagli italiani e insegnata nelle scuole”.

Mulè: "Pagina infame"

Giorgio Mulè, presente al Quirinale per la celebrazione del Giorno del Ricordo, ha voluto portare il ricordo di Forza Italia: “Il Giorno del Ricordo – dice il vicepresidente della Camera – impone a tutti gli italiani la reiterazione di un atto di misericordia nei confronti delle vittime e dei loro familiari nella dolorosa rilettura di una pagina infame della storia”.

Il messaggio delle opposizioni

Ad unirsi nel ricordo ci sono anche le opposizioni. Il Partito democratico, per voce di Simona Malpezzi, la presidente dei senatori dem, si è unito al coro:“Nel giorno del Ricordo, riviviamo una pagina tragica della storia recente, per molti anni ignorata. Impegniamoci a sconfiggere ogni forma di negazionismo e indifferenza che genera odio”.

Un impegno ribadito anche dal leader del Terzo Polo, Carlo Calenda: “Ricordare la tragedia delle Foibe è un doveroso tributo a migliaia di italiani che per decenni sono stati volutamente dimenticati dalla politica”.

Entra nel merito anche Barbara Florida, capogruppo del Movimento 5stelle al Senato: “Rinnovare la memoria sulla tragedia delle Foibe è un dovere morale e civile”.

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