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Meloni ricorda Filippo Salvi: "Sminuire infanga la memoria degli eroi morti"

Il maresciallo morì nel 2007, cadendo in un dirupo a Bagheria nel corso di un’operazione di ricerca di alcuni latitanti, compreso Matteo Messina Denaro: l'omaggio del primo ministro

Meloni ricorda Filippo Salvi: "Sminuire infanga la memoria degli eroi morti"

L’arresto di Matteo Messina Denaro dopo trent’anni di latitanza rappresenta una grande vittoria dello Stato sulla mafia. La cattura del mafioso più ricercato però non ha messo a tacere i soliti soloni, pronti a tutto pur di criticare le forze dell’ordine. Una circostanza che ha spinto anche il primo ministro Giorgia Meloni a prendere posizione, citando uno dei tanti eroi silenziosi nel contrasto alla criminalità organizzata: il maresciallo Filippo Salvini.

“Sminuire infanga la memoria degli eroi morti”

“Il suo nome era Filippo Salvi ed è il Maresciallo dei Carabinieri al quale i colleghi hanno dedicato l’arresto del boss Messina Denaro. Filippo aveva 36 anni ed era molto legato al suo lavoro, quando - nel 2007 - morì durante un’indagine proprio per cercare di arrivare al boss”, la didascalia del post di Giorgia Meloni con la foto dell’uomo. Un omaggio sincero, come il biasimo rivolto a chi si permette di “sminuire il lavoro dei tanti uomini e donne che ogni giorno, con coraggio e spirito di abnegazione, dedicano la loro vita alla lotta alla criminalità organizzata”. In questo modo, ha aggiunto, “si infanga anche la memoria di eroi silenziosi come Filippo”. Il premier ha aggiunto: “Noi non vogliamo dimenticare il suo sacrificio e quello di tanti italiani che hanno dato la loro stessa vita per un’Italia senza la mafia. Nel loro ricordo, continuerà la battaglia per estirpare la criminalità organizzata”.

Chi era Filippo Salvi

Filippo Salvi morì nella notte del 12 luglio 2007, cadendo in un dirupo a Bagheria, provincia di Palermo. Originario di Bergamo, il maresciallo ordinario della sezione anticrimine di Palermo – in forza ai Ros di Monreale – perse la vita nel corso di un’operazione di ricerca di alcuni latitanti, compreso il super boss Matteo Messina Denaro. Salvi cadde precipitando in un crepaccio di Monte Catalfano, per lui non ci fu niente da fare. Alla sua memoria è stata dedicata la cattura del criminale di Cosa Nostra, mentre nel luglio del 2022 gli è stata intitolata una piazza nella sua Botta di Sedrina.

Intervistato dal Messaggero, il colonnello Lucio Arcidiacono ha ammesso: "A chi ho pensato appena ho concluso l’operazione? Prima di tutto al maresciallo Filippo Salvi

che è morto nel 2007, cadendo in un dirupo a Bagheria. Non era impegnato in un’operazione qualsiasi. Stava lavorando per piazzare una telecamera nell’ambito di questa stessa indagine. Oggi gli abbiamo reso onore".

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