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Meloni: sosterremo Kiev per il tempo necessario. "Non esiste un'Europa di serie A e una di serie B"

Zelensky ribadisce: "Ci fermeremo solo quando Mosca smetterà di occupare"

Meloni: sosterremo Kiev per il tempo necessario. "Non esiste un'Europa di serie A e una di serie B"

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Il luogo scelto è già di per sé il messaggio. Perché il secondo vertice della Comunità politica europea un forum di dialogo nato lo scorso anno per volere di Emmanuel Macron ieri si è riunito in Moldavia, così vicina all'Ucraina e animata da una forte spinta ad entrare nell'Ue. Una scelta niente affatto casuale che ha come primo obiettivo quello di lanciare un segnale a Mosca con un forte messaggio di solidarietà europea a sostegno delle ragioni di Kiev. Insomma, spiega Giorgia Meloni al suo arrivo al castello di Mimi, una presenza «più che simbolica», visto che la Moldavia è un Paese «minacciato» dalla Russia e che «sarebbe già stato coinvolto in una sorta di effetto domino» se l'Ucraina «non si fosse difesa». Il messaggio che la premier vuole portare al vertice è di «apertura verso quelle nazioni come Moldova, Ucraina, Balcani orientali, Georgia, che europee sono e che però vogliono esserlo a 360 gradi». Sono «sfide che l'Italia sostiene», spiega Meloni, e che non vanno interpretate come «sfide per l'ingresso nell'Ue, ma per il loro ricongiungimento nella famiglia europea». Insomma, «non c'è un Europa di serie A e un'Europa di serie B». Perché, aggiunge la premier, «come diceva Giovanni Paolo II, l'Europa deve respirare con due polmoni, uno Occidentale e uno Orientale». Nel corso dell'intervento alla plenaria del summit, Meloni torna poi a sottolineare la necessità di difendere le ragioni di Kiev. L'Europa, spiega, si basa su principi che sono stati minacciati da chi «pensa di riportarci indietro nel passato» ed è per questa ragione che «sosteniamo l'Ucraina a 360 gradi per tutto il tempo che sarà necessario». Al summit della Comunità politica europea che riunisce 47 Paesi partecipa in presenza anche Volodymyr Zelensky. Che sulla guerra conferma di non voler fare passi indietro. «Ci fermeremo spiega il presidente ucraino - quando vinceremo o quando la Mosca smetterà di occupare i nostri territori». Poi torna sulla proposta di un vertice internazionale di pace e spiega che siamo ancora «nella fase dell'organizzazione». Il quando, aggiunge, «dipenderà da alcuni fattori» ma «certamente vogliamo coinvolgere più Paesi possibili» ed «è per questo non abbiamo fissato una data». Quello che è importante, dice ancora Zelensky, è che prosegua il percorso per l'ingresso dell'Ucraina nell'Ue. «Il nostro futuro», spiega, «è nell'Unione europea» e «siamo pronti a entrare nella Nato quando l'Alleanza sarà pronta ad accoglierci». A margine del summit, Meloni ha un incontro con la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e il premier olandese, Mark Rutte. Nel colloquio si sarebbe parlato soprattutto del capitolo migranti, in vista del Consiglio Ue di fine mese, e in particolare del delicato dossier Tunisia (da cui continuano ad aumentare gli arrivi). Infine, una battuta sulle imminenti elezioni in Spagna. «Non voglio infilarmi in dinamiche di un'altra nazione dice al giornalista spagnolo che le fa la domanda - ma sono presidente dei Conservatori europei e quindi guardo con interesse a quello che faranno i Conservatori europei».

Che in Spagna sono rappresentati da Vox.

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