Si fa chiamare Filippo Champagne. Il suo vero nome è Filippo Romeo, amico di Davide Lecerenza ed ex frequentatore della sua Gintoneria, il locale milanese finito al centro delle polemiche e dell'inchiesta giudiziaria per un giro di droga ed escort. Ora il fratello di Massimiliano Romeo, capogruppo della Lega al Senato nonché segretario del partito in Lombardia, è deciso, una volta per tutte, a scendere in politica. Stando al suo ragionamento lo farà dalla porta principale come nuovo sindaco di Milano. O almeno, questo sarebbe il suo obiettivo e quello del suo “Popolo della Gaina”, la lista che lo sosterrebbe alle comunali del 2027. Così, incalzato dal Corriere della Sera, l’amico di Lacerenza ha voluto esporre le sue idee politiche.
“Ronald Reagan faceva l’attore ed è diventato presidente degli Stati Uniti, io faccio “cinema” al bar e non posso diventare sindaco di Milano?”, si chiede ironicamente, ma neanche troppo, Romeo. Poi, a stretto giro, il Corriere della Sera prova a chiedere direttamente se si senta o meno il Reagan di Milano. La risposta è altrettanto chiara: “Non di Milano, d’Italia. Diventare sindaco è arduo, ma con tutti i giovani che mi seguono, in Consiglio comunale ci entro di sicuro e sarò sempre presente a portare avanti la voce del popolo giusto”.
Le proposte di questo presunto nuovo partito sono tanto nette quanto discutibili.
In primis mettere i cecchini sui tetti, avere i vigilantes armati, fino a creare mura di protezione. Non mancano le tasse da abbassare, soprattutto per chi paga in contanti. Perché Milano, secondo Romeo, deve essere “la Dubai italiana”. Insomma, un paradiso fiscale e un luogo sicuro.