Opposizione in pressing su Sala: "Milano merita un'altra guida"

Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia chiedono provvedimenti al sindaco dopo l'inchiesta che ha portato alla richiesta di domiciliari per un assessore

Opposizione in pressing su Sala: "Milano merita un'altra guida"
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L'indagine giudiziaria che sta scuotendo il Comune di Milano, con la richiesta di arresti domiciliari da parte della procura anche per Giancarlo Tancredi, assessore alla Rigenerazione urbana di Palazzo Marino, rischia di avere ripercussioni sull'amministrazione guidata da Beppe Sala. Nessun commento a caldo dagli assessori della Giunta Sala, intercettati nei pressi di Palazzo Marino. "Siamo garantisti fino a sentenza e auspichiamo che tutto possa risolversi per il bene della città, ma la richiesta di arresto per un assessore del Comune di Milano, avanzata stamane dalla Procura, mette in serio pericolo l'immagine del Comune", si legge in una nota della segreteria provinciale e del gruppo consiliare Lega per Salvini Premier Milano.

L'indagine, prosegue la nota, "rischia di affossare una volta per tutte lo sviluppo urbanistico e l'economia della città. Dopo il pasticcio, causato dal comune stesso, sul Salva Milano e in merito all'abuso di utilizzo dello strumento della Scia, come da normativa comunale voluta con estrema leggerezza, al posto dei piani d'intervento, dopo lo scandalo Boeri e i problemi della Commissione Paesaggio, Milano non può sopportare un nuovo scandalo urbanistico che coinvolge un membro della Giunta e uno degli operatori più in vista in città". Per questo motivo, la Lega chiede "al sindaco Sala di fare scelte celeri per far ripartire l'economia e lo sviluppo della città, ormai ferma da due anni a causa dell'incompetenza di una Giunta a guida sinistra che ha sbagliato ogni passo. Ormai scoppia un caso al mese, il sindaco non può più far finta di nulla come se non sapesse cosa sta succedendo. La vede la situazione in cui sta lasciando Milano?".

Alessandro Sorte, deputato e segretario regionale di Forza Italia in Lombardia, ha ribadito che il partito "non userà mai le inchieste giudiziarie come clava contro gli avversari politici. Siamo una forza garantista e per noi il garantismo è un valore reale. Siamo ben consapevoli che, a parti inverse, gli esponenti del campo largo sarebbero già scesi già in piazza con le forche per chiedere le dimissioni dell'esponente di centrodestra di turno". Tuttavia, da Forza Italia esprimono "fortissima preoccupazione per la paralisi urbanistica che da mesi colpisce il comune di Milano, una città allo sbando con cantieri bloccati, investitori che scappano, posti di lavoro che si perdono. Serve una svolta, l'appello è a tutti i partiti del centrodestra per trovare velocemente un candidato sindaco che porti la città fuori da questo declino".

Il senatore di Fratelli d'Italia, Sandro Sisler, mette in evidenza che, ormai, "siamo di fronte a un sistema compromesso. Abbiamo fatto bene a far emergere le contraddizioni della sinistra sul '"Salva Milano", una legge che, come ha detto il presidente del Senato rischiava di diventare un 'Salva Sala'". Riccardo Truppo, capogruppo di Fratelli d'Italia a Palazzo Marino, ribadisce che ora "la misura è colma. Milano ha atteso i comodi della giunta Sala per ricevere risposte tecniche e politiche puntuali che potessero tirarla fuori dal pantano creato da 14 anni di gestione di sinistra. Abbiamo più volte chiesto le dimissioni del Sindaco, mentre Sala e i suoi uomini si appellavano al Parlamento per ottenere una legge comoda ad hoc". Alla luce degli ultimi sviluppi, però, Fratelli d'Italia, "rinnova la richiesta di un cambio radicale alla guida della città. Milano merita trasparenza, legalità e un'amministrazione che non fugga dalle proprie responsabilità". Il deputato di Fratelli d’Italia, vice Presidente della Commissione Affari Costituzionali ed ex vice Sindaco delle Giunte di Centrodestra milanesi, Riccardo De Corato ribadisce che serve attendere l'esito dell'indagine "ma è impensabile che Sala rimanga al suo posto come nulla fosse: si dimetta e permetta ai milanesi di scegliere da chi farsi amministrare. La città è infatti paralizzata dall’incapacità sua e della giunta, privi visione e di capacità gestionale, con opere e progetti bloccati. Sala abbia un sussulto di dignità, si assume le proprie responsabilità davanti ai cittadini e rassegni le dimissioni". Galeazzo Bignami, presidente dei deputati di Fdi, ospite di "4 di Sera News" ha dichiarato con convinzione che "Sala si deve dimettere" ma, ha aggiunto, "non perché è indagato visto che non è coinvolto nell'inchiesta ma perché questo sistema di potere purtroppo sta corrodendo Milano e quando ci sono queste situazioni la cosa migliore è restituire la parola agli elettori".

Dalla parte di chi chiede una reazione decisa di Sala si è schierato anche il Movimento 5 stelle tramite Nicola Di Marco, capogruppo del M5s in Consiglio regionale, secondo il quale questo "deve essere l'ultimo capitolo della Giunta Sala. È da quando il Movimento Cinque Stelle ha denunciato gli abusi relativi alla vicenda 'Salva Milano' che chiediamo a gran voce un cambio di passo".

Il presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, ha poi dichiarato: "Lasciamo che la magistratura faccia il suo corso: noi non entriamo mai nelle vicende giudiziarie, perché quella è responsabilità penale, ma per quanto riguarda la responsabilità politica attendiamo che se ne traggano le conseguenze da chi ha la responsabilità".

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