Politica

"Monti non è super partes" Anche la Bocconi boccia la "salita" in politica del Prof

Malumori tra i corridoi dell'università. Tra i professori circola una mail: "Come può un politico fare anche il presidente dell'ateneo?"

"Monti non è super partes" Anche la Bocconi boccia la "salita" in politica del Prof

Si mette male per Mario Monti. Dopo l'esperienza come premier e il risultato poco meno che disastroso alle elezioni, il Professore è tornato al ruolo che gli competeva prima della "salita" in politica. Vale a dire il presidente dell'Università Bocconi di Milano.

Un ruolo che ora ricopre contemporaneamente a quello di leader di Scelta civica e che alimenta i malumori nell'ateneo in chi lo vede come una minaccia all'indipendenza di una delle università economiche più prestigiose d'Italia. Al punto che, come riporta oggi il Corriere della Sera, Enrico Valdani, capo del dipartimento di Marketing
della Bocconi, ha scritto ai colleghi una email in cui si dice preoccupato per la governance dell'istituzione e critica la scelta dell'ex premier di mantenere i due ruoli.

"Monti può giocare questo ruolo duale senza coinvolgere l'Università sia direttamente che indirettamente? Un presidente coinvolto politicamente può guidare il processo di fund raising, strategico per il nostro futuro? Presentandosi da uno stakeholder potrà indurre imbarazzo e timore di conflitti di interesse e di supporto a una parte politica rispetto a un'altra? All'apertura dell'anno accademico e in occasioni pubbliche della Bocconi gli ospiti si sentiranno invitati dal presidente della Bocconi o dal presidente di un partito politico?", si chiede Valdani in una email inviata a 16 persone, ma subito passata di bocca in bocca nei corridoi dell'ateneo.

Un'opinione personale, certo, ma che viene condivisa da una parte - una minoranza assicurano - di professori secondo cui l'ex premier non può più essere considerato "super partes".

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