Politica

Moody's non risponde. Noi insistiamo

Abbiamo posto queste domande a Moody's, ma nessuno ci ha risposto. Adesso abbiamo scoperto chi ha firmato i downgrade di Italia e Germania: si chiama D.H

Ancora nessuna risposta. L'agenzia di rating di Moody's, che da sempre chiede agli Stati trasparenza sui conti pubblici, è un fortino impenetrabile. Chi c'è dietro ai continui downgrade del nostro Paese? Secondo quali logiche vengono prese certe decisioni? Chi sono i nomi degli analisti che valutano il peso economico dell'Italia? Abbiamo provato a porre queste domande ai vertici di Moody's. Finora nessuno si è degnato di risponderci. Ora provate voi a scrivere a Moody's (clicca qui - click here - bitte hier klicken).

Tuttavia, siamo riusciti a mettere in fila un tassello in più: abbiamo scoperto il nome e il cognome dell'analista ha firmato gli ultimi downgrade dell'Italia e l'outlook negativo della Germania. La domanda che sorge spontanea è: perché tutto questo mistero interno all'agenzia di rating che spinge gli istituti finanziari a "snobbare" gli investimenti nei titoli di Stato più a rischio contribuendo, in questo modo, ad allargare la forbice tra i Btp decennali italiani e i Bund tedeschi e a sfavorire gli investimenti e rendendo Piazza Affari una preda ghiotta per la speculazione internazionale? Siamo convinti che gli italiani, il cui futuro economico dipende anche da questi fattori, hanno il dovere di sapere chi ha il potere di decidere sulla stabilità dell'Italia e dell'Europa. Ieri sera è toccato alla Germania: l'agenzia statunitense ha, infatti, tagliato l'outlook tedesco anticipando così il taglio della “tripla A”. Dietro a questi ultimi documenti di Moody's c'è un tedesco che vive a Francoforte: si chiama D.H (leggi il documento). Dopo un'attenta riunione di redazione abbiamo deciso di pubblicare solo le iniziali dell'autore di questi provvedimenti, perché siamo responsabili e non vogliamo mettere alla berlina nessuno. Non solo. Crediamo anche che dietro a questi report non possa esserci soltanto un analista, ma è plausibile pensare che a lavorarci sia un board più complesso. Per questo torniamo a chiedere a Moody's: Chi c'è dietro ai continui downgrade del nostro Paese? Secondo quali logiche vengono prese certe decisioni? Chi sono i nomi degli analisti che valutano il peso economico dell'Italia? Adesso vogliamo una risposta puntuale. Tutti gli italiani hanno il diritto di sapere.

Come spiega oggi Linkiesta, gli Stati pagano le agenzie di rating per farsi giudicare e, quindi, declassare. La cifra sborsata dal Tesoro non è affatto chiara. Anzi, le stesse agenzie assicurano che niente viene versato nelle loro casse per valutare i debiti sovrani dei Paesi. Tuttavia, Linkiesta pubblica un interessante carteggio che svela tutt'altro. A fronte anche di questo, crediamo sia un diritto dei cittadini e dei contribuenti italiani sapere quanto ci costa venire bocciati dalle agenzie del rating. Per questo torniamo a porre le stesse domande che abbiamo presentato a Moody's più di due mesi fa. Lanciamo pure un appello al presidente del Consiglio Mario Monti, che ha fatto parte del fatto parte del “Senior european advisory council” di Moody's: ci dia una mano ad avere delle risposte. Siamo pazienti.

E, con pazienza, aspettiamo che ci diano qualche spiegazione.

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