RomaUna famiglia distrutta, una brevissima vita spezzata e il terribile sospetto di un errore, una manovra medica sbagliata. Ci vorranno ulteriori conferme per capire che cosa è successo durante quei terribili minuti quando Gloria, una bimba siciliana di Gela, affetta da una grave forma di leucemia, è morta subito prima di essere sottoposta a un trapianto di midollo. La Procura di Roma ha aperto un'inchiesta sull'accaduto e al momento ci sono almeno sette indagati. Secondo quanto si è appreso ieri in serata dopo l'autopsia, potrebbe essere stata una manovra errata o forse l'imperizia nella scelta di un catetere ad aver reciso una vena. E ciò avrebbe provocato il «collasso» di un polmone che è stato letteralmente invaso di sangue.
La piccola, due anni appena, era arrivata a Roma dalla Sicilia il 3 settembre per essere sottoposta all'intervento presso il reparto di Ematologia del Policlinico di Tor Vergata. Il trapianto di midollo si era reso possibile grazie alla donazione da parte del fratello rivelatosi compatibile. Dopo un ricovero durato una settimana finalmente mercoledì scorso era stato deciso di procedere all'intervento. Ma i genitori si sono resi conto subito che qualcosa era andato storto: era stato detto loro che l'operazione sarebbe durata poco ma invece i medici sono usciti dalla sala operatoria dopo quattro ore.
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