Dopo una giornata campale, conclusasi con la fiducia incassata dal governo Letta, il Capo dello Stato esulta. "L’essenziale - si legge in una nota del Quirinale - è che il governo ha superato la prova, vinto la sfida e innanzitutto per la serietà e la fermezza dell’ impostazione sostenuta dal Presidente del Consiglio dinanzi alle Camere". E più avanti Napolitano alza i toni: "Quanto alla prospettiva che si apre in uno scenario politico in via di mutamento - si legge ancora - chiaramente il Presidente del Consiglio e il governo non potranno tollerare che si riapra un quotidiano gioco al massacro nei loro confronti".
Napolitano è soddisfatto. Ma invita i protagonisti della partita politica a non perdere tempo e a governare per il bene del paese, facendo le riforme che servono con la più ampia maggioranza possibile. Poi - sembra sottolineare - si vedrà come si comporteranno i partiti alla prova dei fatti.
Il Capo dello Stato si mantiene però estremamente prudente: il Quirinale sa bene che la partita è ancora lunga, che Alfano ha vinto una battaglia e non ancora la guerra del Pdl. E che per portare in porto le riforme serve una maggioranza non solo solida ma ampia. Ben più ampia - sottolineano fonti parlamentari - di quella virtualmente formatosi oggi con i soli dissidenti Pdl.
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