Quirinale 2013

Quirinale, con Napolitano per la prima volta un doppio mandato

Finora un Presidente della Repubblica non era mai stato rieletto. Succede però all'estero: ecco dove

Quirinale, con Napolitano per la prima volta un doppio mandato

Che un presidente della Repubblica italiano rimanga in carica per due mandati è una prima assoluta. I dieci capi di Stato che hanno preceduto Giorgio Napolitano al Quirinale, terminato il loro settennato, non sono mai stati rieletti. È questo il primo motivo che rende il risultato della votazione che si è tenuta oggi in seduta comune un fatto quanto meno inusuale per la nostra democrazia.

Di segno completamente opposto la tradizione in altri Paesi. Basti pensare agli Stati Uniti, dove la conferma dell'inquilino della Casa Bianca è assai più probabile. A Washington - repubblica presidenziale - il secondo mandato è spesso visto come un'occasione per il Presidente. Libero dal pensiero della rielezione a fine mandato, l'Obama di turno è più libero di agire per il bene del Paese.

Nella storia americana anche un presidente, Franklin Delano Rooselvelt, che rimase al suo posto per tre mandati. Morì durante il quarto. Da sottolineare anche che negli Usa il Presidente resta in carica per quattro anni, tre in meno rispetto alla nostra Costituzione.

Diversa ancora la situazione della Francia, repubblica semi-presidenziale. Nella storia della Quinta repubblica due i Presidenti della Repubblica che sono rimasti in carica per più di un mandato. Il primo, François Mitterand, ha occupato il suo posto all'Eliseo dal 1981 al 1995 (14 anni). Il suo successore, Jacques Chirac, è rimasto in carica dal 1995 al 2007 (12 anni). La differente durata dei due doppi mandati è data dal fatto che a Parigi è stato approvata nel 2002 una riforma costituzionale che ha portato la durata del mandato presidenziale a cinque anni.

Per quanto riguarda la Germania, l'unico Presidente della Repubblica ad avere ottenuto un secondo mandato è stato Horst Köhler, al suo posto dal 2004 al 2010.

Confermato nel 2009, lasciò il suo posto un anno dopo sulla scia di pesanti polemiche sulle sue dichiarazioni relative alla missione tedesca in Afghanistan.

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