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Nervi tesi a Bologna per Virtus-Hapoel Tel Aviv. L'ex sardina contraddice Lepore: "I collettivi..."

Mattia Santori conferma quel che era noto e che il sindaco ha sempre cercato di minimizzare: ovvero che i disordini sono responsabilità dei collettivo

Nervi tesi a Bologna per Virtus-Hapoel Tel Aviv. L'ex sardina contraddice Lepore: "I collettivi..."
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Domani sera a Bologna ci sarà la sfida di Eurolega tra Virtus e Hapoel Tel Aviv: una gara ad alto potenziale di tensioni soprattutto a fronte di quanto visto in strada solo poche settimane fa, quando la formazione di casa ha sfidato l'altra squadra israeliana, il Maccabi. L'unica differenza è che stavolta non si giocherà al PalaDozza, che sorge in città, ma alla Virtus Arena, in zona fiera. Le minacce degli attivisti, però, sono le stesse, così come sembrano uguali le intenzioni dei facinorosi, pronti a scendere in piazza per manifestare contro la formazione ospite. La richiesta è quella di non giovare la partita in nome del solito "boycott Israel" e anche questa volta si registrano tensioni tra le forze politiche cittadine. Mattia Santori, ex sardina che ora ha trovato casa nel Partito democratico, ha involontariamente smentito quanto detto dal capo della sua amministrazione, il sindaco di Bologna Matteo Lepore, in merito agli scontri della scorsa partita.

"Noi siamo, dove possibile, per quanto ci appartiene, contro la partecipazione delle squadre israeliane alle competizioni europee. Penso che la giunta non abbia alcun problema a dirlo, l'ha già detto anche il sindaco. Detto questo dobbiamo stare attenti a non strumentalizzare e a chiedere di nuovo al Comune di fare quello che il Comune non può fare: non può andare dalla Lega a dire non lo facciamo, non può assumersi l'onere di una ordinanza", ha dichiarato Santori ai microfoni dei giornalisti. E poi ha dichiarato: "Può chiedere al questore e alla prefettura, quindi al ministero dell'Interno, di avere massimi accorgimenti e di spostare la partita fuori città, e in questo caso si giocherà fuori. Ma io ho anche timore che non si stia facendo bene alla causa palestinese nel momento in cui si strumentalizza una partita per mettere a ferro e fuoco una città e penso che questo i collettivi lo abbiano capito e avranno profondo rispetto per la città".

Marta Evangelisti, presidente del gruppo Fratelli d’Italia in Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, ha sottolineato che "ammettere che i collettivi sono stati gli artefici dei fatti criminosi avvenuti durante il match contro il Maccabi significa, di fatto, smentire pubblicamente il sindaco Lepore, che per mesi ha negato o minimizzato le responsabilità delle frange più radicali". Evangelisti ha anche aggiunto che nelle parole di Santori emerge "ciò che il sindaco ha negato per mesi: i responsabili di quelle violenze non erano 'manifestanti generici', ma collettivi organizzati, sempre gli stessi, sempre più aggressivi". Francesco Sassone, coordinatore cittadino Fdi Bologna Città ha ribadito che "parole di Santori sugli incidenti verificatisi durante la partita Virtus Maccabi smascherano l’ambiguità del Comune e sbugiardano il Lepore che, con il chiaro intento di scaricare le colpe degli scontri su altri che non fossero i centri sociali a lui tanto cari, ha provato ad attribuire le responsabilità al governo, teoria talmente tanto strampalata che persino Santori l'ha capito sbugiardandola".

Nel frattempo, i soliti collettivi che secondo Lepore erano estranei alla vicenda, hanno lanciato la nuova sfida: "Chiediamo al Comune, alla Regione e alla Citta Metropolitana che impediscano lo svolgimento della partita non sulla base di giustificazioni opportuniste ma per coerenza di fronte alla presa di posizione politica di interrompere i rapporti con il governo israeliano. Non accetteremo scarica barili e tentativi di lavarsi le mani da parte delle istituzioni locali". E a fronte di quanto accaduto a novembre, aggiungono, "lo svolgimento della partita Virtus-Hapoel Tel Aviv del 12 dicembre è ancora più inaccettabile alla luce del fatto che nel mese di maggio sia il Comune di Bologna sia la Regione Emilia Romagna che controllano l'Ente Fiera presso cui si svolgerà la partita hanno pubblicamente dichiarato che avrebbero interrotto le relazioni con lo Stato illegittimo di Israele".

Quindi, è la loro conclusione, "rifiutiamo la narrazione della partita, Virtus-Hapoel, in una mera questione di ordine pubblico". Il dispositivo di sicurezza predisposto per la partita è massimo per evitare che possano esserci derive come già accaduto.

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