Pare - ma la notizia andrebbe verificata - che anche i partecipanti ai mitici viaggi in giro per il mondo organizzati dal Giornale, al loro rientro, vantno avventure galanti di un qualche spessore. Già, perché il viaggio è - da sempre - foriero di potenziali «intrecci» non solo di tipo culturali. Una parolina giusta buttata lì, l'abito ben abbinato alle scarpe, il parfum che lascia il segno, ed ecco scatenarsi il feromone; la cui carica «animale» in estate risulta particolarmente esplosiva. Ma per una corretta deflagrazione non si può certo rimanere chiusi da soli in casa. Ipotesi da escludere. Del resto d'estate chi è che non parte? Come dite, la crisi? Macché crisi: una vecchia menata per poter spendere soldi con maggior gusto. Il punto di partenza, quindi, è cambiare aria. Magari solo per farsi un giro sul pianerottolo. Non contano le distanze, conta il concetto di «spostamento». Un tragitto di pochi metri o di migliaia di chilometri che fa (dovrebbe) far scattare il fascino del giramondo. Percorso fisico e animistico al termine del quale potrete imbattervi in un partner di tre categorie: ex (modello «minestra riscaldata»), nuovo (modello «speriamo che non sia una fregatura» e già collaudato (modello «usato sicuro»).
Questo, in estrema sintesi, il succo di una documentata ricerca curata da Expedia, società leader al mondo nell' e-travel. Lo studio ha rivelato che i viaggi sono l'argomento di conversazione più comune al primo appuntamento: insomma, per fare colpo, niente di meglio che «partire» (almeno a voce) con una frase tipo: «Mi ricordo quella volta a Bali...». Se poi in realtà, più che a Bali, non siete mai andati al di là di Bari, poco importa. Basta saper inventare. Come Verdone nel film Borotalco quando, al cospetto di una giovane Eleonora Giorgi, lui spara un memorabile: «Mi imbarcai su un cargo battente bandiera liberiana...». E lei, ovviamente, ci casca. E come c'è cascata Eleonora, possono cascarci tutte. Almeno si spera. La ricerca di Expedia ci è di grande conforto, soprattutto lì dove sottolinea: «Per attrarre il partner perfetto il 14% degli italiani è disposto a mentire sui luoghi visitati, pur di fare buona impressione sulla persona giusta». E forse fanno bene a mentire, visto che il 17% degli intervistati dichiara di «sentirsi meno attratto da persone che non hanno grandi esperienze di viaggio da raccontare». Sul punto ci viene incontro un altro grande film, Il conte Max, con l'Albertone nazionale che spacciandosi per un nobile conquista una gran dama durante un viaggio esclusivo in Spagna.
Consiglio valido sempre e comunque: prima di prenotare il check-in aereo, fate un check-in sentimentale.
Ma infatti l'amore dovesse tramontare appena dopo che le vacanze sono già state prenotate? Il 41% degli italiani - giura la ricerca - farebbe comunque le vacanze già programmate, ma solo separatamente; mentre il 31% partirebbe anche con l'ex partner, pur di non perdere l'occasione di un viaggio. All'inferno?- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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