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"Omofobo represso", "Non mi conosce". Scontro tv tra Pascale e Vannacci

L'ex compagna di Berlusconi accusa il generale: "Lei come tutti gli ossessionati dall'omofobia nasconde qualcosa". Secca la replica dell'eurodeputato leghista: "Non è laureata in psichiatria"

Screen da Lo Stato delle Cose / Rai 3
Screen da Lo Stato delle Cose / Rai 3
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Francesca Pascale accusa, Roberto Vannacci risponde colpo su colpo. La prima puntata de Lo Stato delle Cose, condotta da Massimo Giletti, si trasforma in un ring mediatico tra l’attivista ed ex fidanzata di Silvio Berlusconi, Francesca Pascale, e il generale Roberto Vannacci. Il diverbio è infuocato. Con la Pascale che accusa l’eurodeputato leghista di essere un "omofobo represso" e "maleducato" con le donne. E Vannacci, che a stretto giro, replica per smentire una ad una le parole al vetriolo dell’attivista.

La prima mossa spetta alla Pascale che, senza tanti giri di parole, si scaglia contro il neo-eurodeputato del Carroccio. "La verità sa qual è? Lei e tutti gli ossessionati dall’omofobia non fate altro che nascondere qualcosa che reprimete fin dalla nascita”, esordisce Pascale. Che poi aggiunge nel merito: “Quello che penso io e quello che pensano gli italiani. Lei può arrivare al massimo a 500mila voti perché, per fortuna, gli italiani non sono stupidi".

Il riferimento, più o meno velato, ai contenuti del libro firmato Vannacci, “Il mondo al contrario”, diventa ancora più netto. “Nel suo libro non ho fatto altro che ricevere degli insulti, mi scaldano quelle parole che ha detto perché mi colpiscono e colpiscono tante altre comunità e realtà in questo Paese", attacca Pascale.

Da qui arriva la replica del generale. In primis sulle accuse di essere un omofobo represso. “Non credo che lei sia laureata in psichiatria o psicologia”, esordisce l’europarlamentare della Lega. Che poi avverte l’attivista: “Se ho bisogno di farmi analizzare vado da uno specialista, non vengo certo da lei quindi la esorto a pensare bene sulle parole che ha espresso visto che non mi conosce. Sono parole dette in libertà. Le moderi”. E in merito al suo libro ribadisce: “Se lei si sente offesa è un problema suo, perché in quel libro non c'è una parola che leda la dignità o che sia offensivo nei riguardi di qualcuno e molti giudici si sono già espressi al riguardo”.

Ma le scintille in diretta non sono ancora finite.

Indispettita dal sorriso retorico del generale, la Pascale si toglie qualche sassolino dalla scarpa e rilancia: Si tolga quel sorriso dalla faccia”. Secca la replica del generale: "Guardi, io sorrido quanto mi pare, se lei ha dei problemi di ipersensibilità è un problema suo…".

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