"Orgoglioso del lavoro fatto". Toti rivendica l'operato di 9 anni in Regione

La visione del "governo Toti" in Liguria non vada persa: è questo l'appello dell'ex governatore ai cittadini, messi in guardia dalle prospettive di diventare una Regione "rossa"

"Orgoglioso del lavoro fatto". Toti rivendica l'operato di 9 anni in Regione
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Giovanni Toti non parteciperà alle prossime elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale e l'elezione del nuovo governatore della Liguria ma, ora che sono stati revocati gli arresti domiciliari, l'ex presidente ha ripreso a fare politica attiva. La chiamata alle urne è vicina, si tratta di due, tre mesi al massimo e l'obiettivo di Toti è quello che la "sua" regione non finisca in mano a una gestione rossa. "Sono orgoglioso della Liguria che abbiamo costruito. In una Europa in declino, la nostra regione è cresciuta e ha chiaro il suo futuro", si legge in una nota dell'ex governatore affidata ai social.

"Abbiamo lavorato 'ossessionati' dalla volontà di far crescere l'occupazione, le opportunità, la libertà di impresa, la ricchezza del territorio e di snellire le pratiche burocratiche per chi investe e dà lavoro", prosegue Toti nel suo intervento. Sono stati anni di prosperità quelli che la Liguria si è messa definitivamente alle spalle con le dimissioni del governatore ma quello che si aprirà adesso è un nuovo corso, che il centrodestra (e molti liguri) vorrebbe fosse sull'orma di quanto fatto in questi ultimi anni. Tuttavia, nel caso in cui la Regione dovesse essere "conquistata" da un governatore sostenuto dalle attuali opposizioni di governo, il rischio è quello che tutto ciò che di buono è stato fatto venga demolito per intraprendere un nuovo corso, opposto o quasi.

Dall'altra parte, prosegue Toti, "certa sinistra e i suoi cantori di certa stampa, vorrebbero costruire un mondo all'opposto di questo. Un mondo 'ossessionato' dal declino, dalla decrescita, dal pessimismo: abbasso il Modello Genova, viva la burocrazia, il sospetto verso chi lavora e produce, le infrastrutture come un danno ambientale e covo di malaffare". E ancora, se le elezioni venissero vinte dalla sinistra, ci sarebbe "disagio verso ciò che è comunicazione, spettacolo e allegria. Sempre che non si canti dal palco 'Bella Ciao', con coreografia di bandiere rosse. Poche, perché i liguri sanno e sapranno scegliere, nelle urne e anche nelle edicole".

L'ex governatore dovrà a breve presentarsi in tribunale, la prima udienza è stata fissata per novembre, dove dovrà rispondere delle accuse di corruzione. È rimasto agli arresti domiciliari per quasi 4 mesi ed è stato liberato solamente a seguito delle sue dimissioni dal ruolo pubblico. "Il ricatto è una brutta parola, ma non c'è dubbio che per la prima volta politica e giustizia hanno un episodio molto chiaro e delineato. Sia il giudice per le indagini preliminari sia il tribunale del riesame scrivono con precisione che la reiterazione del reato è direttamente collegata alla permanenza in carica", ha dichiarato Toti.

"Non si può tenere in carcere o agli arresti domiciliari una persona per un'ipotesi generica che egli possa tornare a delinquere, occorre che ci sia uno specifico momento e rischio delineato", ha proseguito. Un concetto che nei mesi è stato sostenuto anche da esimi esperti di diritto e magistratura.

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