Interni

Maternità surrogata reato universale: sì della Camera. E la sinistra si spacca sull'emendamento Magi

Il centrosinistra si divide sull’emendamento Magi che riceve solo 9 voti a favore. Il Pd non partecipa al voto, il M5S si astiene, mentre Avs vota sì, ma non mancano le defezioni

Maternità surrogata reato universale: sì della Camera. E la sinistra si spacca sull'emendamento Magi

Ascolta ora: "Passa il reato dell'utero in affitto. E la sinistra si spacca sull'emendamento Magi"

Passa il reato dell'utero in affitto. E la sinistra si spacca sull'emendamento Magi

00:00 / 00:00
100 %

“Nel PD persiste un'anima conservatrice su questi temi che ogni volta blocca tutto”. Riccardo Magi, segretario di +Europa, attacca frontalmente il partito di Elly Schlein per non aver sostenuto il suo emendamento che puntava a introdurre la maternità surrogata solidale.

Nel giorno in cui la maggioranza approva senza intoppi il ddl Varchi che prevede l’istituzione del reato universale di maternità surrogata, il centrosinistra si divide sull’emendamento Magi che riceve solo 9 voti a favore, 191 contro e 44 astensioni. “Servirebbe un po’ più di rispetto quando di parla delle famiglie che hanno fatto ricorso alla surrogazione di maternità quando sistematicamente si parla di utero in affitto, che è già un modo di orientare l'opinione pubblica, che è molto più avanti di questo parlamento”, attacca Magi parlando del ddl Varchi, ma poi si dice stupito del Pd che ha scelto di non partecipare al voto. “La linea è questa: attaccare noi per non ammettere loro divisioni interne e renderle palesi. Uno schiaffo in faccia in più alle famiglie e alle persone che hanno nella GPA l'unica alternativa per avere figli”, chiosa il segretario di +Europa. I deputati dem, infatti, non hanno partecipato al voto ad eccezione di Bruno Tabacci che si è astenuto e dell’ex ministro Paola De Micheli che, da giorni, aveva annunciato il suo voto contrario.

Il capogruppo del Pd, Chiara Braga, ha spiegato così le perplessità dei dem riguardo a “un emendamento monstre” che “viene presentato non per emendare una proposta di legge che si ritiene ingiusta quanto inutile e inapplicabile, ma che apre invece una questione che meriterebbe ben altra sede, ben altro approfondimento”. La Braga contesta il metodo "che rende difficile decifrare il contributo di questo emendamento alla discussione, una legge nella legge che apre una questione immensa senza offrire soluzioni per tutte le fattispecie e le sue conseguenze”. E ancora: “Questa iniziativa per noi rappresenta una forzatura parlamentare che non siamo disponibili ad accettare”.

Ma anche l’Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera ha avuto una defezione illustre: il capogruppo Luana Zanella, che, tra gli applausi del centrodestra, ha detto: "Non voglio essere strumentalizzata ma la maternità non può essere ridotta a un mezzo di produzione a vantaggio di altre e altri".

La proposta di Magi, secondo la Zanella, "è una grande mistificazione, perché attorno alla cosiddetta generosità di una donna che presta sé stessa per una gravidanza, c'è profitto da parte di tutti i soggetti coinvolti, in particolare le agenzie che anche a livello europeo agiscono in un vero e proprio settore produttivo, in cui la donna viene sfruttata per la sua capacità produttiva".

Commenti