Da Petrone a Boeri: è la stagione degli svenimenti

Da Petrone a Boeri: è la stagione degli svenimenti

L’ultimo della lista è il deputato regionale di «Sicilia Vera», Cateno De Luca, che l’altra sera è svenuto durante i festeggiamenti in onore della Patrona, Madonna Annunziata. La diagnosi? Stress. Susanna Petrone, invece, ha perso i sensi mentre conduceva Guida al campionato. E la stessa giornalista si è data una diagnosi in diretta: calo di pressione. Sabato sera è toccato invece all’assessore alla Cultura di Milano, Stefano Boeri. Si è accasciato al suolo come un fantoccio durante, ironia della sorte, una serata antistress.
Ma che succede, ci si può chiedere in modo perfido, va di moda lo svenimento in diretta? Fa audience, fa parlare di sé? «Ma no, capita, durante la vita di ognuno di noi, svenire almeno due volte» racconta Claudio Cricelli, presidente della Società italiana di medicina generale. E succede soprattutto nelle stagioni di mezzo, primavera in testa. «Quando si riscalda l’atmosfera – spiega l’internista - l’organismo cambia le esigenze. Necessita di più acqua, più sali minerali. I nostri ormoni, in pratica, resettano la centralina di controllo. Bisogna abituarsi alle nuove esigenze, mangiare cibi più ricchi d’acqua e di sali minerali. E soprattutto non bisogna fare sforzi superiori alle nostre possibilità, arrabbiature comprese». Insomma, uno svenimento non è la fine del mondo. Ma non bisogna ridurre tutto al classico calo di pressione. In realtà lo svenimento si chiama lipotimia ed è una perdita di conoscenza legata alla mancanza di afflusso di sangue al cervello. E le cause sono molteplici.
C’è quello più frequente legato alla superattività del nervo vago che può portare a un calo di pressione sanguigna e anche al collasso. È causato da stress, da affaticamento, tutte cause che dilatano le arterie e provocano una diminuzione di sangue al cervello. In pratica è il malessere che ha colpito anche Nicolas Sarkozy mentre faceva jogging a Versailles. Poi c’è lo svenimento tipicamente femminile che colpisce le donne abituate a stare molte ore in piedi. In questo caso, le vene delle gambe si gonfiano e provocano un vero e proprio «furto» al cervello. Ci sono altre cause di svenimento legate al cuore che a volte non pompa un’adeguata quantità di sangue. Ma in questo caso si verifica un’insufficienza cardiaca. Anche la pressione molto bassa può dare debolezza e svenimenti e questa è la situazione più facile da gestire. Basta andare dal medico e controllarsi. Di regola una buona pressione deve oscillare tra i 115 e i 125 per i valori massimi, tra i 70 e i 90 per quelli minimi.
Ma la causa si scopre sempre dopo lo svenimento. Che quando capita dev’essere affrontato senza farsi prendere dal panico. Bisogna far affluire più sangue al cervello e quindi vanno sollevate leggermente le gambe. Dopo la ripresa di conoscenza un grande bicchiere di acqua aiuta la reidratazione.

E la cosa finisce lì. Una buona prevenzione per tutti è quella di bere molto: l’idratazione garantisce fluidità del sangue. La teoria dei 2 litri di acqua quotidiana è fondata. Ma non si devono dimenticare sali minerali e tanta frutta.

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