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Piantedosi assicura: "Mai più zone franche in Italia, pronto un nuovo pacchetto"

Il ministro degli Interni è intervenuto al question time della Camera sul tema sicurezza: "Superiamo il degrado con investimenti e risorse"

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Il giro di vite del decreto Caivano non rimarrà isolato. Lo promette il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi nel suo intervento alla Camera rispondendo al question time sul tema sicurezza. "Mai più zone franche in Italia. Dopo quanto deciso per Caivano, siamo anche al lavoro per definire un ulteriore pacchetto di misure - annuncia il ministro - tese a rendere ancora più incisive le politiche di sicurezza perseguite dal governo fin dal suo insediamento, che richiedono il rafforzamento delle capacità operative delle forze di polizia avviato con l'ultima manovra di bilancio".

Il ministro risponde anche alle critiche lanciate dall'opposizione all'indomani della presentazione del dl Caivano. "Le misure repressive sono fuori luogo" è quanto hanno manifestato molti esponenti del centrosinistra, ricordando che l'emergenza criminalità non può essere combattuta con l'uso della forza quando si tratta di minori che vivono in contesti problematici. "Il governo su Caivano non intende limitarsi a una risposta esclusivamente repressiva - replica Piantedosi - ma sta perseguendo una strategia più ampia, trasversale con investimenti e risorse per superare le condizioni di degrado e marginalità in cui le organizzazioni criminali trovano terreno fertile".

Intanto ad Afragola e a Caivano aumenteranno le unità in dotazione delle Forze dell'ordine (21 unità al commissariato della prima e 20 alla Compagnia dei carabinieri della seconda). Ed è la scuola uno degli strumenti di cui si servirà l'esecutivo per arginare un fenomeno dalle proporzioni "preoccupanti". A iniziare dal futuro assetto di Caivano dove non arriveranno soltanto nuove unità delle forze dell'ordine. "Sono già attivi i tavoli interistituzionali per la riqualificazione del centro sportivo polivalente - anticipa Giuseppe Valditara, ministro dell'Istruzione e del merito - l'operazione interforze è solo un primo passo verso il recupero dell'area, un primo passo che non resterà né isolato né sporadico". "Dopo Caivano, la prossima settimana, il 20 settembre, andrò a San Luca, Platì e Bovalino a testimoniare la presenza dello Stato che vuole essere a servizio dei tanti giovani che vogliono avere un futuro - annuncia il ministro -. Dobbiamo dedicare molto attenzione a coloro che vivono il quelle aree di frontiera dove non è semplice studiare".

Ieri si segnala anche il colloquio tra la ministra del Turismo Daniela Santanchè e don Maurizio Patriciello, parroco di Caivano. La ministra ha annunciato un progetto per coinvolgere i ragazzi e le loro famiglie ("per far vedere loro che un altro mondo è possibile"). Il parroco del paese campano ha anche ribadito che l'uso della forza è tutt'altro che sproporzionato, come sostiene l'opposizione.

Sì a insegnanti e assistenti sociali, spiega il parroco, "ma di fronte alla stesa dell'altra notte non ci voleva un insegnante elementare, ci volevano Carabinieri e Polizia".

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