
Nella serata di ieri, martedì 8 luglio, sono stati presentati i palinsesti Mediaset per la stagione 2025/2026 alla presenza dell'amministratore delegato di Mfe, Pier Silvio Berlusconi, che a margine della presentazione ha affrontato anche temi politici. Durante un passaggio su Giorgia Meloni e il suo governo ha dichiarato che a suo parare, "al di là di destra o sinistra", oggi è "uno dei migliori in Europa, per non dire oltre. È una questione di concretezza e consapevolezza. Meloni si comporta come è più opportuno per l'Italia". Il presidente del Consiglio, ha proseguito Berlusconi, "sta facendo il massimo nell'interesse del Paese, e vale anche nel rapporto con Trump e con gli Stati Uniti" e dal suo punto di vista "sta facendo un lavoro unico: donna, giovane, venuta dal nulla. Ora guida il migliore governo d'Europa: tanto di cappello. La si può pensare uguale o diversamente ma c'è grande serietà, impegno, e patriottismo. Ben venga, il patriottismo".
Su Forza Italia, invece, Berlusconi ha ribadito che il partito dev'essere "una forza liberale e moderata, che guarda al centrodestra con una spinta progressista sui diritti di tutti". Oggi Forza Italia è guidata da Antonio Tajani, segretario del partito dopo la scomparsa di Silvio Berlusconi e per lui, il figlio del fondatore, non ha che belle parole, sottolineando che "se non ci fosse Tajani bisognerebbe inventarlo". Tuttavia, ha anche aggiunto, "questo non vuol dire che non si possa fare meglio. Stimolo Tajani a guardare avanti e a introdurre in partito presenze nuove. Tajani è bravissimo, Dalla Chiesa è bravissima, così come Gasparri e ce ne sono altri mille, anche tanti ministri di governo hanno una grande esperienza". Sul futuro, Berlusconi ha spiegato che "nello spazio che vivo come la sinistra vera, che sono i 5 stelle, Pd da un lato e dall'altra parte Fratelli di Italia e Lega c'è in mezzo uno spazio gigante, che è quello di come pensa la maggior parte degli italiani".
È il centro dove l'ad vorrebbe collocare il partito e dove da tempo Matteo Renzi smania per inserirsi ma, ha aggiunto Berlusconi, "io ho grandi simpatie ma non ha più peso e mordente. Renzi ha perso credibilità elettorale, è bravo ma nel suo percorso politico ha perso peso politico". E sullo ius scholae, rispondendo ai cronisti, ha detto di condividere "in linea di massima il principio ma onestamente ho dei dubbi sulla priorità: non mi sembra una necessità tra le prime per gli italiani quindi tempi e modi mi vedono un po' scettico". Ha poi aggiunto: "Mi spiace per Tajani ma sono più contro che a favore, perché non è il momento. Però è falso che Tajani porta avanti lo Ius scholae seguendo indicazioni di me o Marina". La proposta di legge "può essere migliorata ma non è mal formulata perché difende diritti persone che vanno sempre difesi".
Spazio anche per parlare del futuro nuovo sindaco di Milano. Le elezioni per rinnovare la giunta di Palazzo Marino saranno nel 2027 ma ci sono già movimenti nei partiti per trovare i migliori candidati. Secondo Berlusconi vincere a Milano "dipende dal candidato, ma deve essere dentro la società, non importa se civico o politico. È la grande differenza che c'è tra volto nazionale o locale, deve essere percepito dal tessuto della comunità, altrimenti è finita". A Genova, ha aggiunto, "il centrodestra ha sbagliato il candidato" e "se perdiamo dopo Sala siamo messi veramente male". E poi, sul suo futuro in politica, non ha chiuso alcuna porta: "Oggi non ho nessuna intenzione, guardando al futuro, non lo escludo". Il padre, ha proseguito, "aveva 58 anni quando è sceso in politica, io ne ho 56. Non c'è mai stata una voglia concreta, è più un sogno e una passione. Io sono felice di fare quello che faccio". Tra le priorità, se fosse in politica, ci sarebbero "welfare, salari, sanità, scuola, maggiore sicurezza e una spinta allo sviluppo, a tutto ciò che è incentivo ad aziende occupazione ed economia".
A margine del Question time alla Camera, interrogato sulle dichiarazioni dell'ad di Mfe, il vicepremier Tajani ha detto che "se scende in campo è un'ottima cosa.
Col nome che porta, se e quando deciderà, sarà sempre un fatto positivo. Non è un fatto negativo, anzi. Il fatto che la famiglia Berlusconi si interessi ai destini di Forza Italia significa che ci tengono e ci sostengono sempre con grande garbo e discrezione".