
Vittorio Sgarbi, uno che le sole notizie che legge sono quelle che lo riguardano, ieri per tutto il giorno è stato lui la notizia: trend topic sui quotidiani online. E il suo stato di salute, tra giornali e social, era il terzo problema degli italiani in ordine di rilevanza subito dopo la rotta della Flotilla e la domanda se una donna di destra possa o meno dirigere La Fenice.
Comunque. Sgarbi - l'unico italiano che si candida e vota in tutte le regioni a ogni turno elettorale - si è fatto vedere ai seggi di San Severino nelle Marche, dove tra le altre cariche è sindaco, e la sua foto è diventata come lo è lui da 40 anni per le cronache nazionali. Virale.
E insomma il sindaco di San Severino, Sant'Arpino, Sant'Urbino, San Vittorio patrono dell'arte, Sante donne, Sante Madonne, Sante tutte, è apparso dimagrito, scravattato, disintossicato dalla tv e in discreta forma. Il male è oscuro ma lui era luminoso.
Noi siamo felicissimi. Senza trasfigurare l'Uomo in Mito, che non ce n'è bisogno, lo è già, Sgarbi ha dimostrato di poter sopravvivere a malattie, processi, querele, accuse, ingiustizie, beghe di famiglia; e ha fatto bene a non volerne mai una. L'unica che ti meriti è Sabrina. Bravo Vittorio.
Fosse anche soltanto l'apparizione di un giorno - meglio un giorno da leone che cento da capre - è
stato bellissimo vederti riapparire in pubblico non per entrare in un museo ma in un seggio proprio mentre troppi cittadini li disertavano. Fossimo il Presidente della Regione Marche ti daremmo l'assessorato alla Cultura.