Le priorità della sinistra? Un'informativa di Piantedosi sulle nozze di Bezos

Venezia blindata per le nozze di mister Amazon? A M5s e Avs non va bene. Il grillino Iaria: "Città bloccata, allora contribuisca"

Le priorità della sinistra? Un'informativa di Piantedosi sulle nozze di Bezos
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Venezia si prepara a vivere un weekend da urlo con il matrimonio più atteso dell'anno. Parliamo ovviamente delle nozze tra Jeff Bezos e Lauren Sanchez, un evento che porterà dei benefici economici e soprattutto d'immagine per la città. Purtroppo non mancano i "no" ideologici delle solite minoranze, che hanno trovato un importante sponsor: la sinistra. Priva di idee e ormai ancorata alla polemica strumentale, parte dell'opposizione ha deciso di fare campagna sul matrimonio di mister Amazon, alla ricerca di qualche consenso in più nei sondaggi.

Nessuna boutade, nessuna esagerazione. Il Movimento 5 Stelle e l'alleanza Verdi-Sinistra chiedono un'informativa del ministro dell'Interno Matteo Piantedosi sulle nozze di Bezos. "La città sarà blindata, ma sarà anche una città che, per questi tre giorni, è stata comprata, in una sorta di celebrazione sfrenata del lusso che, di fatto, vedrà limitati i movimenti dei cittadini. Oggi, sono qui a chiedere al Ministro dell'Interno la garanzia del diritto a manifestare, ad esprimere pubblicamente un dissenso" così in aula il verde Angelo Bonelli.

Sulla stessa lunghezza d'onda il pentastellato Antonino Iaria: "Jeff Bezos si sposa. Venezia si blocca. E allo Stato italiano quanto costa? Lo abbiamo chiesto al ministro dell’interno Piantedosi. Paghiamo, di sicuro per la sicurezza, per l’ordine pubblico, per blindare una città intera e proteggere un matrimonio da copertina. Ma quanto costa tutto questo all’Italia? Chi garantisce la sicurezza? Chi coordina il traffico? Chi gestisce i disagi per cittadini e lavoratori? La risposta è sempre la stessa: la macchina pubblica, con soldi pubblici. E in cambio? Selfie e lusso, mentre chi fatica a pagare l’affitto guarda da lontano. Affitti Venezia? Allora contribuisci". E ancora: "Abbiamo proposto in Senato di aumentare la web tax dal 3% al 10%. Una misura di giustizia fiscale che chiede a chi guadagna miliardi nel nostro Paese di restituire almeno una parte.Perché chi si prende una città per festeggiare, non può lasciare il conto agli altri. Eventi faraonici come questo devono aprire un dibattito: è giusto che lo Stato impieghi risorse pubbliche straordinarie per la sicurezza di un singolo, quando mancano fondi per il trasporto locale, la scuola, i servizi nei quartieri popolari? Non è invidia. È una semplice domanda: chi paga davvero?".

Per i giallorossi, dunque, il matrimonio di Bezos rischia di creare disagi a una città che vive di turismo di massa 365 giorni l’anno. Una città che ogni anno accoglie 25 milioni di turisti e ospita uno dei festival cinematografici più importanti al mondo. Ma soprattutto: con le crisi internazionali in corso, è il caso di provare a racimolare qualche voto in questa maniera? La natura strumentale della polemica è lapalissiana. Perentorio il deputato di FdI Salvatore Caiata: "Non siamo d'accordo che il ministro dell'Interno venga a riferire in Aula su questo argomento, anche perché il ministro dell'Interno non è un wedding planner. Chiamandolo a venire in Aula a riferire su un matrimonio credo che veramente si stia toccando il fondo.

Non possiamo continuare a chiedere per ogni cosa al Governo di venire a riferire in Aula, perché anche io ho trovato una coda al semaforo venendo e fra poco i colleghi diranno che anche quello è colpa del Governo e chiederanno al Governo di venire a riferire in Aula. Non vogliamo entrare nel merito di questa vicenda, però è veramente paradossale che si utilizzi e si strumentalizzi qualsiasi situazione".

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