
Ieri, 16 ottobre, intorno alle 22.20 Campo Ascolano, frazione di Pomezia, ha tremato. Una bomba è stata fatta esplodere sotto casa del giornalista Sigrfido Ranucci. Un attentato in piena regola che avrebbe potuto uccidere la figlia del conduttore di Report, arrivata solo venti minuti prima. Immediatamente è arrivata la solidarietà da parte dei colleghi giornalisti e dalla politica. Maggioranza e opposizione hanno condannato l'atto intimidatorio.
La solidareietà del premier
Il premier Giorgia Meloni - con una nota di Palazzo Chigi - ha espresso"piena solidarietà al giornalista Sigfrido Ranucci" affermando la sua "più ferma condanna per il grave atto intimidatorio da lui subito. La libertà e l'indipendenza dell'informazione sono valori irrinunciabili delle nostre democrazie, che continueremo a difendere". Matteo Salvini, vicepremier e responsabile delle Infrastrutture dell'esecutivo, ha detto su X: "Quanto successo a Pomezia è di una gravità inaudita e inaccettabile. Totale solidarietà a Sigfrido Ranucci e alla sua famiglia". Anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani - anche lui vice di Giorgia Meloni - ha espresso la sua condanna "per il grave atto intimidatorio subito dal giornalista Sigfrido Ranucci e dalla sua famiglia, ai quali rivolgo la mia piena solidarietà. Non esiste motivazione che possa giustificare questa violenza".
Il ministro della Giustizia a SkyTg24 ha detto che "l'attentato a un giornalista è un attentato allo Stato al 100%". Il guardasigilli ha poi espresso la sua solidarietà a Ranucci alla figlia, ricordando che la libertà di stampa è la prima forma di democrazia. Il numero uno della Difesa Guido Crosetto ha scritto sul profilo del Ministero: "Un gesto gravissimo, vile, inaccettabile. Un ordigno ha fatto esplodere l'auto di Sigfrido Ranucci, davanti alla sua abitazione. Per fortuna nessuno è rimasto ferito, ma resta la gravità estrema di un atto che colpisce non solo un giornalista, ma la libertà stessa di informare e di esprimersi. A lui e alla sua famiglia la mia piena solidarietà e vicinanza". La responsabile per le Riforme Elisabetta Casellati si è unita al coro di condanna:"Colpire un giornalista è un attacco alla nostra stessa democrazia. Piena solidarietà a Ranucci e ai suoi familiari per questo vile e inquietante gesto".
Camera e Senato
Anche dalle massime cariche del Parlamento arrivano messaggi di solidarietà e vicinanza verso il giornalista. Il presidente del Senato Ignazio LaRussa ha rivolto, tramite i social, la sua solidarietà "personale e del Senato della Repubblica per il gravissimo atto intimidatorio accaduto nella notte. Una vicenda davvero inquietante che condanniamo con forza e sulla quale ci auguriamo che la giustizia faccia rapidamente il suo corso individuando quanto prima i colpevoli". Da Montecitorio Lorenzo Fontana ha condannato l'evento: "la più ferma condanna per il grave gesto messo in atto ai danni del giornalista Sigfrido Ranucci e della sua famiglia, a cui rivolgo la mia piena solidarietà. La libertà di stampa è un pilastro fondamentale della democrazia che deve essere sempre difeso e tutelato".
L'opposizione
Il numero uno del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte ha detto di aver sentito il giornalista per portargli la solidarietà del M5S: "Fra poco andrò sul luogo di questo vile gesto, bisogna esserci. La bomba che ha distrutto la sua auto e quella di sua figlia, che poteva ucciderli, è un attacco a tutti noi. Dobbiamo far sentire tutta la nostra vicinanza a un giornalista che combatte ogni giorno per difendere centimetro dopo centimetro la sua libertà nel servizio pubblico".
Dal Partito Democratico arriva la piena solidarietà generale. La segretaria Elly Schlein ha portato la vicinanza dei dem al giornalista: “L’attentato a Sigfrido Ranucci è un attentato alla democrazia e alla libertà di informazione. Un attacco vile e pericoloso a una persona già sotto scorta per aver svolto il suo lavoro di giornalista d’inchiesta, un attacco che richiede la reazione e la presenza delle istituzioni. Non possiamo accettare alcuna intimidazione al giornalismo d’inchiesta. Sia fatta piena luce sui responsabili e la matrice di questo gravissimo attentato”.
Da Matteo Renzi e Carlo Calenda sono arrivati messaggi di solidarietà e di condanna. "Esprimo piena solidarietà a nome mio e di Italia Viva a Sigfrido Ranucci, a sua figlia e a tutta la redazione di Report.
Auspico che le indagini facciano rapidamente chiarezza e consentano di punire velocemente i responsabili di questo inaccettabile atto di violenza" ha postato il leader di Italia Viva. Il numero uno di Azione ha espresso la "solidarietà di tutta la comunità a Sigfrido Ranucci" spiegando che questo è un "atto molto preoccupante anche nelle modalità che non si vedevano da tempo".