Una notizia economica negativa si abbatte sugli Stati Uniti e salva inaspettatamente l’Italia. Secondo il Fondo monetario internazionale, gli Stati Uniti registreranno l'aumento più marcato del rapporto debito/Pil. Il motivo dello “scandalo” è presto detto: per la prima volta in questo secolo, gli Stati Uniti supereranno Italia e Grecia su questo fronte, a lungo considerate le economie sviluppate più indebitate. A dirlo è il Fiscal Monitor del Fondo monetario internazionale (Fmi), un rapporto ripreso dal Financial Times, il quotidiano più autorevole in materia economica.
Tra il 2023 e il 2030, il debito pubblico lordo del Paese amministrato da Donald Trump passerà dal 119,8 per cento del Pil nel 2023 al 143,4 per cento nel 2030. Tutt’altro discorso rispetto all’Italia che, proprio su questo punto economico, è stata da sempre criticata. Il debito dell'Italia resta tra i più alti al mondo, intorno al 137 per cento del Pil, ma il Fmi prevede che nel 2030 rimarrà alla quota attuale. Insomma, una inversione di rotta rispetto agli ultimi anni nei quali l’Italia è sempre stata il fanalino di coda in questa specifica voce economica. Inoltre, non è la prima volta che la stampa straniera promuove l'economia italiana. Sintomo dell'ottimo lavoro svolto finora dal minsitro dell'Economia e dal governo presieduto da Giorgia Meloni e dalla altre forze politiche del centrodestra. Solo due settimane fa, infatti, l'Economist aveva speso parole al miele descrivendo l'attuale situazione italiana. Secondo il quotidiano britannico l'Italia "è diventata un'isola di tranquillità e continuità" e il presidente del Consiglio è "in grande forma politica".
Per il resto del mondo, però, le brutte notizie non finiscono qua "Sebbene il numero di Paesi con un debito superiore al 100% calerà gradualmente nei prossimi cinque anni, la loro quota sul Pil mondiale è destinata a crescere", si legge nel rapporto. Secondo i calcoli del Fmi, questa traiettoria "è più alta e più ripida rispetto alle proiezioni precedenti alla pandemia".
Questo significa che il debito pubblico globale è destinato a superare il 100% del Pil mondiale entro il 2029. Un dato economico preoccupante sul quale, perfino il presidente americano Donald Trump, dovrà fare i conti. D’altronde, se l’economia americana arretra, tutte le democrazie occidentali dovrebbero essere allarmate.