Dicono sia un business immortale e che non conosce crisi. Eppure in Germania anche il re del porno ha finito per licenziare un terzo dei suoi dipendenti. Ma la vicenda di Fabian Thylmann, proprietario di siti come YouPorn e Pornhub, ha qualcosa di più della semplice ristrutturazione causa difficile congiuntura economica. Il «re» della pornografia è probabilmente giunto alla mossa estrema dopo essere finito al centro di un'inchiesta fiscale, arrestato a inizio dicembre, con grande e prevedibile clamore, all'aeroporto di Bruxelles, con l'accusa di evasione, per poi essere rilasciato dietro lauta cauzione (si parla di cifre milionarie) alla vigilia di Natale. Il sospetto è che l'amministratore delegato della holding del porno, al centro delle indagini della procura di Colonia, abbia evaso le tasse per oltre 10 milioni di euro. Martedì scorso è scattato il fine mandato per 25 dipendenti. Nell'azienda lavoravano fino a poco tempo fa tra le 70 e le 80 persone. Bocche cucite sulla reale causa dei licenziamenti. La lettera inviata ai lavoratori indica solo «urgenti esigenze operative». Come riporta il domenicale di Berlino, dai tagli sarebbero colpiti soprattutto gli uffici di supporto tecnico e quelli commerciali. «Manwin è una società privata - dice laconico un portavoce - tutte le questioni interne sono quindi private».
Nella holding Manwin, che ha sede in Lussemburgo, rientrano oltre 35 società che operano da Nicosia fino a Los Angeles, tutte nell'industria del porno.
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