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"Regime fascista", "Cittadini esasperati". Botta e risposta tra Murgia e sindaco di Ventimiglia

La decisione di sorvegliare il cimitero per evitare i bivacchi dei migranti ha scatenato la rabbia di Michela Murgia. La replica del sindaco: "La invito a Ventimiglia"

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"In Italia, sotto un regime fascista, un essere umano non ha neanche la dignità di un topo", così Michela Murgia ha commentato la decisione del sindaco di Ventimiglia di istituire un servizio di vigilanza nel cimitero del quartiere di Roverino, a ridosso della stazione, dove sono da sempre accampati in attesa di riuscire a passare il confine con la Francia. Ed è nel cimitero che alcuni di loro avevano deciso di lavarsi, usando l'acqua destinata ai fiori, e di bivaccare all'ombra, sotto gli alberi, dopo che il sindaco aveva chiuso loro l'accesso al greto del torrente Roja. Un tentativo di restituire il decoro alla città, com'è negli obblighi di un sindaco, che però non garba ai buonisti di sinistra, per i quali anche i cimiteri devono essere a loro consegnati. "Qualcuno di loro è stato sorpreso a dormire nelle camere mortuarie", aveva spiegato il primo cittadino del comune ligure.

"La invito a Ventimiglia. Venga a vedere coi suoi occhi quello che succede. Venga a toccare con mano quello che i miei cittadini sono costretti a vivere ogni giorno. E glielo dico nel pieno rispetto di quello che lei ogni giorno affronta", ha dichiarato il sindaco Flavio Di Muro rivolgendosi proprio alla scrittrice sarda, sottolineando come i cittadini di Ventimiglia siano sempre stati pronti ad aiutare i migranti ma che ora, dopo tanti anni di emergenza "sono esasperati dal comportamento maleducato e irrispettoso di chi profana anche luoghi sacri e - soprattutto - da chi pontifica senza aver mai vissuto situazioni del genere".

A supporto del sindaco si è espresso anche il senatore di Fratelli d'Italia Giovanni Berrino, che ha ricordato come "in tutte le civiltà, anche in quelle meno evolute, il culto, il rispetto, il ricordo dei defunti è sacro. Ovunque". Il senatore, poi, aggiunge: "Nella sua assurda ideologia a sostegno di un'immigrazione selvaggia, ma ognuno ha le proprie opinioni, Murgia perde qualsiasi senso della misura scadendo nel personale e tirando in ballo il rapporto del sindaco con la sua prole".

Dello stesso tenore il commento del deputato e vice ministro al Mit, Edoardo Rixi, segretario della Lega in Liguria: "I cimiteri non sono centri di accoglienza per immigrati, ma luoghi sacri in cui si vanno a onorare i defunti. Una corretta accoglienza passa anche dal rispetto di usi e tradizioni". La riflessione di Rixi si sposta poi sulla polemica di Murgia: "Stupisce che il Pd e i suoi maître-à-penser trovino il tempo di criticare chi cerca con difficoltà, come la Lega, di far rispettare il decoro e l'ordine pubblico anche nei luoghi di culto.

Chi viene in Italia - per qualsiasi motivo - deve imparare che ci sono regole da rispettare".

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