Report, Ranucci: "Resto in Rai, se non mi licenziano"

Sigfrido Ranucci, conduttore di Report, ha partecipato al presidio di protesta all'esterno del Centro di produzione Rai di Napoli per esprimere la sua contrarietà ai tagli delle puntate del suo programma

Report, Ranucci: "Resto in Rai, se non mi licenziano"
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"Ho sempre detto che per me la Rai è la mia casa, ma devo dire che in questi ultimi tempi mi sento sempre meno a casa". Sigfrido Ranucci, conduttore di Report, che oggi ha partecipato al presidio di protesta all'esterno del Centro di produzione Rai di Napoli durante la presentazione dei palinsesti 2025-2026 per esprimere la sua contrarietà alla riduzione del numero di puntate del suo programma, non intende mollare. Anzi, rilancia.

"Mi sono arrivate offerte da varie parti ma non le ho mai accettate perché io penso che Report si possa fare esclusivamente in Rai, in un luogo dove io nonostante tutto mi sono sempre sentito libero di poter lavorare", ha detto Ranucci che, poi, ha sentenziato: "Io resto in Rai, se non mi licenziano". Ranucci ha ricordato di aver avuto "la fortuna di lavorare con tantissimi direttori, Di Bella, Di Mare, Vianello, e tutti hanno avuto le rotture di scatole da parte della politica, ma nessuno ha mai accettato un ridimensionamento di Report, perché l'hanno considerato un valore e non un prezzo". Il conduttore di Report non vuol sentir parlare di tagli, anche se si tratta di sole quattro puntate in meno (da 28 a 24): "Significa che ai miei collaboratori che non hanno i minimi garantiti al 94% come alcuni conduttori catapultati dalla politica, dev'essere tagliato il 14% della retribuzione". E spiega: "Stiamo parlando di stipendi di 40-45mila euro, dove ci sono dentro i filmaker, che a loro rischio comprano mezzi, fanno l'upgrade della tecnologia per mantenere alto lo standard qualitativo e all'improvviso di nascosto ci vengono tagliate quattro puntate". Ranucci ha, poi, attaccato: "Garantiscono conduttori che sono vicini o cari alla politica e tagliano la trasmissione Rai al primo posto per credibilità. È un brutto segnale nei confronti della meritocrazia, perché stai dicendo alla squadra di Report e a qualunque altra squadra che puoi fare il miglior risultato possibile nel modo più virtuoso, ma tanto ti taglio perché devo garantire questi qui".

A Ranucci ha indirettamente risposto Salvo Sottile, conduttore di FarWest su Raitre: "Anche il mio programma è stato tagliato, faremo delle puntate in meno anche noi, e quindi non è solo un programma. Secondo me l'errore che si fa in questi casi è personalizzare la questione. È un problema che riguarda tutti i programmi dell'approfondimento, quindi me, Report, Giletti, Presa Diretta".

Sottile ha, poi, concluso: "Siamo tanti i programmi toccati da questo intervento della Rai e ovviamente il dispiacere è per tutti quelli che lavorano con noi, per i colleghi giornalisti che sono nei programmi. Però, nel momento in cui è un provvedimento che la Rai ci chiede, è un sacrificio che la Rai ci chiede perché nella finanziaria devono risparmiare 25 milioni di euro, noi possiamo fare poco".

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