«La rivoluzione è stata riunire le associazioni»

Michela Vittoria Brambilla, ex ministro del Turismo e deputata del Pdl, ha sempre legato la sua attività parlamentare alla tutela degli animali. Molte delle novità introdotte di recente portano la sua firma.
Onorevole Brambilla, qual è il risultato che le ha dato maggiore soddisfazione?
«Sono due. Per Green Hill ho dato l'anima, del resto ho fondato la prima lega anti vivisezione in Lombardia a 13 anni. Da ministro ero entrata nel laboratorio di Montichiari e avevo detto a me stessa che quella situazione doveva finire. Vedere i cuccioli liberati, a luglio, è stata una soddisfazione epocale. L'altro risultato è quello degli animali in treno: un problema molto sentito dagli anziani e da chi non guida».
Perché in Italia ci abbiamo messo così tanto per una misura banale come poter portare con sé cani e gatti in treno?
«Per decenni molte battaglie sono state condotte singolarmente dalle varie associazioni animaliste, contro poteri forti e corporativi. Quest'anno siamo riusciti a far sentire di più la nostra voce con la Federazione Italiana delle Associazioni Diritti degli Animali e Ambiente, grazie alla quale abbiamo fatto lobby».
La Federazione ha siglato accordi con l'Anci (l'associazione dei Comuni italiani). Quali i risultati concreti?
«Abbiamo promosso ordinanze comunali per dedicare tratte di litorale ai turisti con animali, che sono state adottate in molti comuni della Liguria e dell'Emilia Romagna, e per consentire il libero accesso di cani e gatti in tutti gli uffici pubblici e negli esercizi commerciali».
Non è un po' esagerato? Non tutti gli uffici pubblici sono attrezzati per accogliere animali, e c'è chi è allergico o ha paura...
«Non servono grandi strutture: il cane lo si tiene comunque al guinzaglio e se altre persone hanno problemi sta all'educazione del padrone. Come chi getta a terra il mozzicone di sigaretta: è una questione di civiltà».
Botti di Capodanno.

Oltre un migliaio di sindaci li ha vietati. Dove non c'è il divieto, cosa si può fare ?
«Cani e gatti hanno un udito molto più sviluppato del nostro, perciò teniamoli a casa con le finestre chiuse e le tapparelle abbassate».

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