Ponte sullo Stretto, Salvini: "Solo uno del Pd può dire di no a 120mila posti di lavoro"

Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, ospite a Marina di Pietrasanta di Alessandro Sallusti al Caffè della Versiliana, ha trattato tutti i temi principali di questi giorni

Ponte sullo Stretto, Salvini: "Solo uno del Pd può dire di no a 120mila posti di lavoro"
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Matteo Salvini è stato ospite di Alessandro Sallusti al Caffè della Versiliana per parlare di tutti i temi caldi, compreso inevitabilmente il ponte sullo Stretto di Messina. "Quando vedi la manifestazione contro il Ponte con le bandiere della Palestina vuol dire poche idee e confuse. Io penso che arriveremo a fare il Ponte e a cancellare i terroristi", ha dichiarato il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture. Nel corso dell'intervista, Salvini ha spiegato di essere andato a "incontrare gli imprenditori e gli operai che stanno lavorando sulla Torino-Lione, mentre la preoccupazione per la maggior parte di voi è cosa mangio e chissà che tempo fa, oggi stiamo pagando lo stipendio a 418 forze dell’ordine per salvaguardare la salute degli operai che stanno scavando la montagna per la Tav".

Tantissimi, ha aggiunto, "dicono 'ma chi può dire no a 13 miliardi sul territorio e 120mila posti di lavoro?'. Ci abbiamo lavorato 2 anni e mezzo nel silenzio ed essere come Italia nella prima pagina dei principali quotidiani internazionali, mi vale tutte le manifestazioni che stanno facendo in questi giorni 4 scappati di casa. In passato ero scettico sul ponte? Sì, 15 o 10 anni fa non c’erano i 30 miliardi di oggi, era una grande opera pubblica in mezzo al mare senza niente di qua e niente di là. Oggi non farlo è un assurdo economico se sto spendendo miliardi per arrivare a Reggio Calabria e in Sicilia". La presenza di un pedaggio, e la sua determinazione, Salvini l'ha bollata come "belinata", perché "non c’è il Ponte e nemmeno il pedaggio. Tutti i Ponti lo hanno, sicuramente i tecnici mi dicono che peserà meno della metà del traghetto". Ora, ha aggiunto, "servono 3 ore e 42 euro, poi basteranno 15 minuti e 10 euro: solo uno del Pd può dire di no", il reddito di cittadinanza ha aggiunto Salvini, "è costato 3 volte il ponte, e ha lasciato zero traccia. Il ponte rimane nei secoli".

Tra i temi anche l'incontro tra Vladimir Putin e Donald Trump in Alaska il giorno di Ferragosto: "Ho fiducia che Trump riesca a fare quello che l'Europa in questi tre anni e mezzo non è riuscita a fare. E quindi a mettere attorno ad un tavolo i due contendenti, a convincerli se non a costringerli a trovare un accordo. Io nell'incontro in Alaska ci credo e mi spiace che gran parte della stampa italiana preannunci il fallimento 4 giorni prima di un vertice che spero possa essere risolutivo. Non so come andrà, ma avere un incontro Trump-Putin-Zelensky piuttosto che non averlo è già una buona notizia. Se poi ci sarà un accordo e risparmieranno vite e altri mesi o anni di guerra sarà una notizia eccezionale. Chi attacca Trump prima del tempo dovrebbe quanto meno aspettare". Quindi a stoccata al presidente della Commissione europea: "Penso che al summit Putin-Trump, Ursula von der Leyen può portare da bere, non di più". Salvini e il direttore Sallusti hanno parlato anche di Gaza, per la quale ilministro ha sottolineato che "sicuramente l'eccesso di vittime civili è una cosa che non si può più vedere né sentire".

Per Salvini, chi deve essere fermato sono "i terroristi. Noi stiamo parlando di qualcosa che è stato scatenato dal più grande attacco dopo il nazi fascismo, che ha sterminato più di 1.000 ragazzi che non c'entravano niente, che erano lì ad ascoltare musica. Di questo stiamo parlando. Della necessità di togliere ed eliminare con qualsiasi mezzo i terroristi dalla Striscia di Gaza che tengono in ostaggio i palestinesi, con l'obiettivo finale di due popoli due stati. Però uno dei due stati non può essere occupato da terroristi islamici. Mi sembra banale. È chiaro che vittime civili devono cessare, perché sono troppe. Detto questo conto che anche in questo caso la comunità internazionale e Trump riescano a fare quello che altri non sono riusciti a fare". L'obiettivo, ha aggiunto, sono i due popoli e i due Stati, però "uno dei due stati non può essere occupato da terroristi islamici tagliagole. È chiaro che le vittime civili devono cessare, perché sono troppe. Detto questo spero che la comunità internazionale e Trump riescano a fare quello che altri non riusciti a fare. Sicuramente l'eccesso di vittime civili non si può più vedere né sentire".

Quindi, un passaggio è stato dedicato anche alle Regionali: "Il Veneto è una delle Regioni meglio amministrate in Europa e per me squadra che vince non si cambia. La Lega in Veneto ha tanti bravi sindaci. Se ci dividiamo sarebbe un errore. Se restiamo uniti, i compagni non governano. Più liste ci sono meglio è, se i cittadini hanno più scelta meglio è. So che qui c'è un bravo sindaco, il sindaco di Pistoia, che secondo me sarebbe un buon governatore della Toscana. Non è della Lega. Non vorrei che qualcuno dicesse 'il segretario della Lega impone un candidato'. Non è neanche del mio partito, sarei un cretino se volessi imporre un candidato non del mio partitò, aggiungendo che 'nelle Marche c'è il governatore uscente, in Calabria c'è il governatore uscente che ha fatto una scelta coraggiosa per un politico, si è dimesso, non come il sindaco di Milano Beppe Sala che resta incollato alla poltrona. Mi aspetto che Sala si faccia da parte, non per le inchieste della procura di Milano, ma ritengo che Sala stia fallendo perchè non sta facendo niente per Milano e i milanesi".

Nel lungo intervento c'è stato spazio anche per le prossime due leggi di Bilancio perché, ha spiegato, "la priorità della Lega e spero di tutto il Governo per la prossima legge di bilancio è la rottamazione definitiva di tutte le cartelle esattoriali che tengono in ostaggio milioni di italiani e lì dai ossigeno. Bisogna intervenire per aiutare la classe media e 'ancora più urgente è la proposta della Lega di attuare una pace fiscale tra Agenzia delle Entrate e italiani. Quelli 'ostaggio' sono proprio quelli in quella fascia di mezzo in questo momento soffre più di altri e siccome abbiamo due leggi di bilancio da portare a casa prima delle elezioni, se nelle scorse ci siamo occupati con decine di miliardi, giustamente, di cui aveva più bisogno, adesso bisogna occuparsi della pancia, dei redditi di 30-40-50-60mila euro. È lì che bisogna andare".

Un discorso che si ricollega direttamente con il discorso spiagge e balneari: "Il caro spiagge? Non me la prenderei tanto con i lavoratori del mare ma con gli stipendi degli italiani che da troppi anni non sono adeguati al costo della vita. Il tema dello stipendio del ceto medio degli italiani è un tema vero e che anche il governo deve affrontare. Abbiamo sostenuto con decine di miliardi i meno abbienti, le pensioni minime, gli stipendi più bassi. Le due prossime leggi di bilancio, per me, per la Lega e credo per tutto il Governo, dovranno andare ad affrontare il tema del ceto medio, di coloro che guadagnano fino a 60mila euro l'anno. Una volta con 60mila euro anno eri un signore. Adesso non è un problema il lettino o l'ombrellone a Forte dei Marmi, il problema è il mutuo.

Per questo la pace fiscale, la rottamazione di tutte le cartelle esattoriali che darebbero respiro è la vera priorità. La tutela del ceto medio è il primo obiettivo della prossima legge di bilancio e anche di quella successiva".

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