“L’UGL esprime netto dissenso rispetto allo sciopero indetto dalla CGIL contro la Manovra finanziaria. Si tratta di uno sciopero politico e pregiudiziale, che nulla ha a che vedere con la tutela reale dei lavoratori. Ancora una volta si tenta di trasformare il sindacato in un soggetto di opposizione al Governo, utilizzando i lavoratori come strumento di scontro ideologico. Non è evocando conflitti o alimentando tensioni sociali che si costruiscono soluzioni. Il nostro compito resta quello di difendere i lavoratori attraverso il dialogo e il confronto, non di fomentare contrapposizioni che allontanano il sindacato dalla sua missione originaria.
Riconosciamo che la Manovra non risolve ogni criticità, ma compie passi avanti importanti e concreti. Il taglio del cuneo fiscale reso strutturale, la riduzione dell’IRPEF, gli incentivi alla formazione sono misure che vanno nella direzione giusta e rappresentano segnali di attenzione verso lavoratori, famiglie e imprese. I dati Istat confermano il valore delle politiche messe in campo negli ultimi anni: livelli occupazionali record e mercato del lavoro in crescita. Sono risultati che non nascono per caso, ma dall’impegno congiunto di istituzioni e parti sociali.
Serve un’assunzione collettiva di responsabilità superando veti ideologici e lavorando insieme a un obiettivo comune: un "Patto per il futuro" volto a consentire lo sviluppo del Paese,
garantire un lavoro più tutelato e rafforzare il sostegno alle fasce più fragili della società”. Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, in merito allo sciopero indetto dalla CGIL, venerdì 12 dicembre.