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Semplificazioni, dalle ricette mediche ai farmacisti. Ecco le novità

Parola d'ordine: semplificare. Così il governo intende velocizzare certe procedure, rendendole più fruibili. La sfida sarà attuare tutti i provvedimenti entro la data termine del 31 agosto

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Il consiglio dei ministri ha dato il via libera a un disegno di legge delega che consentirà, una volta reso effettivo, di apportare una serie di semplificazioni finalizzate a velocizzare e a migliorare alcuni passaggi tecnici e amministrativi. Si parla di modifiche previste per le ricette mediche, o per l'autorizzazione unica per le attività turistiche. Ricevuto il placet dell'ultimo consiglio dei ministri, l'esecutivo avrà tempo fino al termine di agosto per promuovere tutte le misure previste allo scopo.

Cosa cambia nelle ricette mediche

Ricette cartacee addio. Questa, almeno, è la direzione verso cui è diretto il governo, che pensa a prescrizioni mediche digitali. Diventerà dunque effettiva quella ricetta medica digitale che ha visto il suo esordio negli anni del Covid. È prevista per la fine del 2023 l'ultima proroga per la ricetta digitale, dopodiché il governo dovrà procedere, se intende mantenere questo modello.

L'articolo 4 del provvedimento, come riportato da Il Messaggero, include infatti "la ripetibilità illimitata delle prescrizioni farmaceutiche, terapeutiche, riabilitative e di presidi a favore dei pazienti cronici e per patologie invalidanti" e "l'introduzione a carattere permanente delle prescrizioni farmaceutiche digitali".

Da segnalare che la dematerializzazione includerà tutti i tipi di ricette, sia le rosse che le bianche. I pazienti considerati cronici, inoltre, avranno diritto a una ripetibilità illimitata della ricetta.

Non solo. Il medico avrà la facoltà di inserire in una sola ricetta quante confezioni di farmaco servono al paziente in un anno. In questo modo sarà possibile ottenere il medicinale necessario senza avere l'inconveniente di doversi recare ogni volta presso lo studio medico per farsi prescrivere una nuova ricetta. Nel provvedimento, infatti, si legge che"nella prescrizione di medicinali a carico del Servizio sanitario nazionale per la cura di patologie croniche, il medico prescrittore potrà indicare nella ricetta dematerializzata ripetibile, sulla base del protocollo terapeutico individuale, la posologia e il numero di confezioni dispensabili nell'arco temporale massimo di dodici mesi. Il medico prescrittore, qualora lo richiedano ragioni di appropriatezza prescrittiva, può sospendere, in ogni momento, la ripetibilità della prescrizione ovvero modificare la terapia".

Quanto alla preparazione delle ricette, il medico non dovrà più scrivere il nome del paziente, basterà il codice fiscale.

Il ruolo del farmacista

Sempre per quanto concerne la prescrizione e l'acquisto di farmaci, un ruolo importante lo avrà anche il farmacista, che sarà tenuto a informare la persona sulle corrette modalità di assunzione del medicinale, avendo cura di consegnare il numero esatto di confeizioni necessarie per la durata della terapia. Al farmacista spetterà anche il compito di monitorare la cosiddetta aderenza alla terapia farmacologica, segnalando eventuali problematiche al medico competente.

Semplificazioni anche per il turismo

Per quanto concerne le attività turistiche sono previste delle semplificazioni con l'introduzione della domanda unica per quelle strutture in cui vengono svolte molteplici attività. Ottenendo l'autorizzazione per l'esercizio ricettivo, i titolari potranno richiedere anche quella per congressi o centri spa.

Sarà inoltre più semplice, per gli stabilimenti termali, rinnovare le concessioni mediante autocertificazione.

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