 
Con il voto definito al disegno di legge costituzionale sulla giustizia si compie una riforma importante caldeggiata da anni da Forza Italia. Che oggi dedica il voto proprio al suo fondatore, Silvio Berlusconi. Gli esponenti azzurri per l'occasione organizzano un flash mob organizzato in Piazza Navona, nel pieno centro di Roma, vicino ai palazzi del potere.
"Una giornata storica per l'Italia. Il Parlamento approva in via definitiva la riforma della giustizia", scrive su X il vicepremier, ministro degli Esteri e segretario di Fi Antonio Tajani. "Una dedica a Silvio Berlusconi e a tutte le vittime di errori giudiziari". "Finalmente è arrivato a conclusione il percorso legislativo per la riforma della giustizia. Una giustizia al servizio del cittadino, non contro i magistrati, che anzi innalza il ruolo del giudice giudicante, ma accusa e difesa avranno gli stessi poteri attraverso la separazione delle carriere", ha poi detto Tajani in un video che accompagna il post. "Anche il Csm non sarà più politicizzato quindi non ci saranno scontri tra correnti ma ci sarà veramente un'amministrazione più serena, tutto a vantaggio del cittadino". "È una giornata storica perché si realizza il sogno di Silvio Berlusconi di una giustizia giusta", ha poi aggiunto. "Adesso aspettiamo il referendum e saremo impegnati per sostenere il sì. Non sarà certamente una scelta a favore o contro il governo, ma sarà una scelta sul testo della riforma. Saranno i cittadini a decidere se vorranno una giustizia più giusta oppure lasciare le cose come erano prima"
"Oggi, finalmente, si apre un orizzonte per la definizione di un sistema giudiziario moderno, efficiente, fondato sul merito e non sulle logiche di corrente", afferma Stefania Craxi, senatrice di Forza Italia e presidente della Commissione Affari esteri e Difesa a Palazzo Madama. "Il centrodestra tiene fede a un impegno assunto con gli elettori, e Forza Italia corona con successo una battaglia storica, quella per una Giustizia intesa non come arma politica, brandita a mo' di clava in funzione della delegittimazione dell'avversario, ma come servizio a tutela dei cittadini".

"Con il voto finale in Parlamento sulla riforma della giustizia abbiamo mantenuto fede a un impegno civile e morale", dichiara il deputato di FI e vicepresidente della Camera Giorgio Mulè. "In questa riforma c’è finalmente il passo decisivo verso una giustizia giusta, terza e indipendente. Lo dovevamo a Silvio Berlusconi, lo dovevamo agli italiani che adesso ratificheranno con il voto referendario la riforma. E come avrebbe detto il Cavaliere: Fatto!".
"Oggi è una giornata storica", dichiara il senatore di Forza Italia, Adriano Galliani. "L'approvazione definitiva della riforma costituzionale per la separazione delle carriere riempie di orgoglio tutti noi di Forza Italia, da sempre convinti che una giustizia davvero equa e imparziale sia il fondamento di una democrazia matura. È un risultato che rappresenta un tributo al Presidente Silvio Berlusconi, che ha sempre creduto con determinazione in questa riforma e ne ha fatto una delle sue più alte priorità politiche. Un impegno storico che il nostro movimento porta avanti da trent’anni, nel segno del garantismo, della libertà e dello Stato di diritto. Separare le carriere del giudice e del pubblico ministero non significa indebolire la giustizia, ma renderla finalmente più trasparente, indipendente e credibile agli occhi dei cittadini. Perché senza una giustizia giusta, non può esserci una vera democrazia".
“L’approvazione della riforma costituzionale della giustizia rappresenta una pagina storica per il Paese e una vittoria di Forza Italia, che da sempre si batte per un sistema giudiziario più equo, trasparente e vicino ai cittadini. È una riforma epocale, che segna la fine del sistema delle correnti e realizza una vera parità tra accusa e difesa, restituendo al cittadino la certezza di avere davanti a sé un giudice veramente terzo e imparziale. Un impegno storico mantenuto con gli elettori che dedichiamo al nostro presidente Silvio Berlusconi, che per primo ci ha creduto e si è battuto per una giustizia realmente giusta e libera da ogni condizionamento”. Lo dichiara in una nota Andrea Gentile, deputato di Forza Italia e membro della commissione Affari Costituzionali.
"Per noi questo è un giorno importante, un giorno storico, perché è il sogno del nostro presidente Berlusconi che si realizza - esulta la senatrice Licia Ronzulli -. E sono convinta che il Presidente da lassù sarà felicissimo e starà festeggiando con noi. Ma anche dopo quello che ho sentito oggi in aula dalle opposizioni, noi abbiamo il dovere di andare avanti e aggiungere un altro tassello alla riforma della giustizia: la responsabilità civile dei magistrati, che quando sbagliano devono pagare. Esattamente come tutti gli altri professionisti. Perché quando un avvocato sbaglia, quando un medico o un geometra commettono un errore, pagano. Lo fanno economicamente, a volte anche con il carcere. Non è possibile rovinare famiglie, far cadere governi, far chiudere partiti, calpestare la dignità delle persone e pensare di farla sempre franca".
"Questa riforma rappresenta un riconoscimento, purtroppo postumo, alla battaglia del nostro presidente Silvio Berlusconi, vittima per oltre trent’anni di persecuzioni giudiziarie e infine assolto quando non poteva più vedere riconosciuta la verità. È un atto di giustizia che arriva troppo tardi per lui, ma che segna un cambiamento profondo per il Paese: un’Italia più moderna, più giusta e più attrattiva anche per gli investitori stranieri. Rendere più efficiente la macchina della giustizia significa rendere più credibile l’intero sistema istituzionale e amministrativo del nostro Paese, nell’interesse dei cittadini e delle imprese". Lo dichiara il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo."Con l’approvazione in Senato della riforma costituzionale della giustizia - prosegue - compiamo un passo decisivo verso un’Italia più equa, moderna ed efficiente. È un risultato che rafforza i principi garantisti che Forza Italia ha sempre posto al centro della propria azione politica".
"Ora la parola passa ai cittadini, chiamati con il referendum a decidere se dare al Paese una giustizia davvero più giusta ed efficiente. Forza Italia sarà impegnata da subito, con convinzione, sul fronte referendario per sostenere il Sì e completare questo percorso di civiltà e libertà", conclude Zangrillo.