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Sette anni di pontificato, il Papa: "Pregate per me"

Sette anni fa l'elezione di Ratzinger alla Sede di San Pietro. Il Papa ai pellegrini: "Pregate perché il Signore mi dia la forza di compiere la missione che mi ha affidato"

Sette anni di pontificato, il Papa: "Pregate per me"

"Giovedì prossimo, in occasione del settimo anniversario della mia elezione alla Sede di Pietro, vi chiedo di pregare per me perché il Signore mi dia la forza di compiere la missione che mi ha affidato". Questa mattina, in San Pietro, il papa Benedetto XVI ha rivolto un ringraziamento ai pellegrini che hanno partecipato nella chiesa di Santo Spirito in Sassia alla Santa Messa celebrata dal cardinale vicario Agostino Vallini, "luogo privilegiato di culto della Divina Misericordia, dove si venerano in modo particolare anche santa Faustina Kowalska e il beato Giovanni Paolo II".

Al termine del Regina Caeli, il Santo Padre ha augurato a tutti di "essere testimoni dell’amore misericordioso di Cristo" ricordando il suo predecessore, papa Giovanni Paolo II, che aveva deciso di intitolare la domenica dopo la Pasqua alla Divina Misericordia. Citando proprio papa Wojtyla, papa Benedetto XVI ha spiegato che "bisogna trasmettere al mondo questo fuoco della misericordia". "Nella misericordia di Dio il mondo troverà la pace, e l’uomo la felicità", ha continuato il Pontefice affidando questo compito a tutti i devoti della Divina Misericordia. "La celebrazione del giorno del Signore è una prova molto forte della Risurrezione di Cristo - ha fatto presente il Papa - perché solo un avvenimento straordinario e sconvolgente poteva indurre i primi cristiani a iniziare un culto diverso rispetto al sabato ebraico".

Durante la recita del Regina Caeli, Benedetto XVI ha ricordato che ogni anno, celebrando la Pasqua, i cristiani rivivono l'esperienza dei primi discepoli di Gesù, l'esperienza dell'incontro con il Risorto. Racconta, infatti, il Vangelo di Giovanni che i discepoli lo videro apparire in mezzo a loro, nel cenacolo, la sera del giorno stesso della risurrezione, "il primo della settimana", e poi "otto giorni dopo". "Quel giorno, chiamato poi 'domenica' - ha spiegato Benedetto XVI - è il giorno dell'assemblea, della comunità cristiana che si riunisce per il suo culto proprio, cioè l'Eucaristia, culto nuovo e distinto fin dall`inizio da quello giudaico del sabato".

Allora come oggi, il culto cristiano non è solo una commemorazione di eventi passati, e nemmeno una particolare esperienza mistica, interiore ma, come sottolinea il Santo Padre, "un incontro con il Signore risorto, che vive nella dimensione di Dio, al di là del tempo e dello spazio, e tuttavia si rende realmente presente in mezzo alla comunità, ci parla nelle Sacre Scritture e spezza per noi il Pane di vita eterna".

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