Il sol dell'avvenire da Gramsci a Vizzardelli

I leader della sinistra italiana si sono immersi in un gioco di ruolo dove si muovono come coraggiosi resistenti che sfidano la dittatura

Il sol dell'avvenire da Gramsci a Vizzardelli
00:00 00:00

I leader della sinistra italiana si sono immersi in un gioco di ruolo dove si muovono come coraggiosi resistenti che sfidano la dittatura. Voce ferma e stentorea, quasi a ergersi esempio di coraggio nella denuncia pubblica della barbarie, a rischio di gravi conseguenze per la libertà personale.

La giovane staffetta partigiana Elly Schlein, alla Camera dei deputati, affronta la presidente del Consiglio invitandola a ripetere con lei: «Viva l'Italia antifascista!». E il valoroso comandante di brigata Giuseppe Sala, con la stessa sicumera con cui nega l'emergenza criminalità a Milano, grida «Viva l'Italia antifascista!» alle celebrazioni per la strage di piazza Fontana.

Se i due esponenti dem non si sono coordinati in vista delle loro esternazioni fotocopia, allora si sono fatti pervadere da un comodo antifascismo prêt-à-porter che non richiede particolari elaborazioni, se non quella di ripetere a pappagallo la frase urlata dal loggionista alla Scala. Un po' come a scuola, quando ci si precipitava la mattina a citare prima degli altri il tormentone di uno spot pubblicitario particolarmente riuscito.

Schlein fatica all'opposizione a costruire uno straccio di alternativa di governo per il prossimo futuro.

Sala affronta la fase calante della sua sindacatura tra crescenti problemi di criminalità e disagio metropolitano. Urla che ti passa. Se Gramsci non ha assicurato il sol dell'avvenire, diventa tragicomico provarci con il signor Vizzardelli.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica