"Il gay pride con i soldi delle manifestazioni scolastiche". La denuncia della Lega

Stando alla denuncia del partito di Matteo Salvini, l'amministrazione comunale di Catanzaro avrebbe finanziato una manifestazione di avvicinamento al Pride del 2026

Foto di repertorio
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A Catanzaro è esplosa la polemica per l'organizzazione del Pride locale. Non quello di quest'anno ma quello del 2026, per il quale il 25 e 26 giugno è previsto un evento dal titolo "Road to Pride". Non è ovviamente la manifestazione in sé a essere finita nel mirino dello scontro politico ma il suo finanziamento che, secondo la Lega, sarebbe avvenuto con fondi comunali. Il capogruppo in Consiglio comunale, Eugenio Riccio, infatti, ha contestato una delibera della giunta che, secondo lui, "rappresenta uno dei punti più gravi della deriva ideologica di questa amministrazione". Il motivo sarebbe la concessione di un contibuto economico per la sua realizzazione: "Non bastava il patrocinio istituzionale: si pretende anche che i cittadini catanzaresi finanzino – persino con un buffet – un’iniziativa che risponde a una logica identitaria ed escludente. Si invocano i diritti, ma si calpesta il principio di equità e imparzialità che ogni amministrazione dovrebbe garantire".

Il caso ha assunto anche rilevanza nazionale per l'intervendo dell'onorevole Rossano Sasso, capogruppo in commissione Scienza, Cultura e Istruzione per la Lega, il quale ha sottolineato che "dopo l’eclatante caso di Roma, arriva quello di Catanzaro, dove, grazie alla denuncia politica del consigliere comunale della Lega Eugenio Riccio, abbiamo scoperto che l'amministrazione comunale ha pensato bene di spendere 2.000 euro per finanziare un evento di due giorni di preparazione al Gay Pride, che si terrà nel 2026". Questi soldi, ha proseguito Sasso, "sono stati reperiti da un fondo dedicato alle manifestazioni scolastiche, e questo ci indigna e al tempo stesso ci turba profondamente. Infatti, da un lato avremmo preferito una destinazione diversa per quei soldi, qualcosa di più utile per i bambini di Catanzaro; dall’altro, il binomio scuola-manifestazioni LGBT ci preoccupa non poco, soprattutto alla luce delle dichiarazioni di diversi amministratori comunali che hanno annunciato di voler ‘coinvolgere le scuole’ in questo percorso che porterà al Gay Pride".

Domenico Furgiuele, onorevole della Lega, ha rincarato la dose, aggiungendo che "troviamo inaccettabile il coinvolgimento delle scuole in queste iniziative ideologiche.

La Lega è sempre attenta a questa tematica e vigilerà in Parlamento e sul territorio. Nessuno pensi di poter usare la scuola, e i fondi pubblici, come passe partout per diffondere teorie gender". Al momento non ci sono reazioni alle rimostranze della Lega.

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