
«Siamo pronti ad andare al voto», ha detto ieri la segretaria del Pd Elly Schlein. E ha aggiunto: «Siamo preparati, assolutamente competitivi, la partita è già aperta». La sinistra, insomma, inizia a suonare la grancassa in vista delle elezioni amministrative di domani, che la vedono favorita in alcune città. Ne ha facoltà, ma i sondaggi nazionali danno il centrodestra messo meglio delle ultime elezioni e il campo largo della sinistra - tutto, ma proprio tutto insieme - a distanza di sicurezza. Insomma, la Schlein sarà anche pronta, però se si andasse a votare domani alle Politiche la sconfitta sarebbe certa. Ma il fatto principale è che non si vota domani, e neppure dopodomani, mancando sia il motivo sia l'interesse a terminare anzitempo questa esperienza di governo. Che, salvo terremoti, arriverà alla sua conclusione nell'estate del 2027.
In realtà la coalizione di sinistra è lungi dall'essere quel sol uomo carico di entusiasmo descritto dalla segretaria Pd. Quel poco di movimento che i sondaggi registrano da quelle parti è tutto interno alla coalizione: se sale un po' il Pd, scendono i Cinque Stelle e viceversa; Renzi è impantanato su cifre più che modeste; Calenda addirittura potrebbe traslocare nel campo avverso. Insomma, non c'è nessun segnale di risveglio, di slancio, di cambio dell'aria che tira e non saranno le pagliacciate parlamentari che imputano a Giorgia Meloni tutti i mali non solo dell'Italia ma del mondo intero, a invertire la tendenza. Non solo, per gli addetti ai lavori non è un mistero che la segretaria Pd non abbia le simpatie né l'appoggio leale di una parte importante del suo partito e forse per questo spera e sogna di andare a votare mentre
è ancora al timone, prima che sia troppo tardi. Prima cioè che le opposizioni interne portino a termine con successo il tentativo già in atto di disarcionarla strada facendo.
Non dico questo con particolare compiacimento, una democrazia sana si basa sulla possibile alternanza tra forze che si candidano a guidare il Paese e non - come accade da anni - tra una che si candida in modo responsabile a fare gli interessi dell'Italia e l'altra che fa di tutto per rovinarla, inseguendo fantasmi fascisti, sessi fluidi e utopie irrealizzabili nella pratica.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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