Un sonoro schiaffo ai sindacati...il commento 2

Questa storia del padrone buono che ritorna è uno schiaffo ai sindacati. Perché se in questo Paese i lavoratori ottengono qualcosa dai loro datori di lavoro spesso trovano l'ostilità dei sindacatati. Perché se in questo Paese si parla della contrattazione di secondo livello, di integrativi, di premi produzione ai migliori dipendenti, i sindacati alzano le mani e dicono: «No».
Ecco, siamo un Paese che ci mette troppo tempo ad ammodernarsi e non soltanto quando si parla di infrastrutture. Vale lo stesso per le relazioni industrial-sindacali. Così molto spesso i «padroni» sono ben più svegli della loro controparte (il sindacato) e fanno di più loro per i propri dipendenti di quanto facciano i rappresentanti dei dipendenti stessi.
Negli anni '50 i datori di lavoro illuminati che gratificavano i loro dipendenti economicamente o con altre formule (asili nido, abitazioni, mense): il sindacato all'epoca contava zero.

Poi gli anni '70 hanno cambiato tutto e con il nuovo potere in mano ai sindacalisti è crollata anche la possibilità dei lavoratori di essere gratificati oltre alla contrattazione collettiva. Se si torna agli anni '50, ma con la testa nel nuovo millennio, chi ci rimette stavolta è proprio il sindacato: o si adegua o resta fuori. GDB

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