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"Una leggerezza...". Sinistra disperata dopo il caso Soumahoro

Tra i Verdi di Angelo Bonelli circola imbarazzo per quanto avvenuto. E il partito va in pressing: chiesto un incontro per fare chiarezza sulla vicenda

"È stata una leggerezza". La sinistra si dispera dopo il caso Soumahoro

Il caso Aboubakar Soumahoro sta continuando ad agitare la sinistra. Il deputato di Verdi-Sinistra non è coinvolto direttamente nella vicenda, ma quanto venuto a galla in questi giorni ha messo in forte imbarazzo la galassia rossa e tutti coloro che erano convinti di impartire lezioni morali su accoglienza e immigrazione dall'alto della propria presunzione. Ed ecco che il combattente portavoce degli "invisibili" si è lasciato andare a un durissimo sfogo con tanto di piagnisteo. Nel frattempo nel partito circola amarezza.

Il disagio nel partito

È bene ribadire che Soumahoro non risulta essere coinvolto in prima persona, così come va rimarcato che ovviamente la giustizia farà il proprio corso. Ma non ci si può esimere dal far notare che la spavalderia sempre ostentata dalla sinistra rischia di rivelarsi l'ennesima nube inconsistente di semplici parole al vento. Che volano via. Un senso di soggezione inizia a serpeggiare tra Verdi e Sinistra italiana, che guardano con apprensione agli sviluppi di un caso che ha già causato qualche mugugno interno.

Ad esempio il giornalista Goffredo Buccini dà conto che Angelo Bonelli si sarebbe sfogato solo con le persone a lui più vicine, evitando dunque di trattare pubblicamente la questione. "Ho commesso questa leggerezza", è la dichiarazione che il Corriere della Sera attribuisce al co-portavoce di Europa Verde. E pensare che lui stesso, annunciando la candidatura di Soumahoro, con la voce rotta dall'emozione lo aveva giudicato "una figura importante, un attivista che difende da vent'anni le persone invisibili".

È comprensibile l'impaccio verso chi è stato dipinto come l'assoluto difensore delle persone senza voce e dimenticate, come le lavoratrici e i lavoratori della filiera agroalimentare. Sia chiaro: non è tanto una questione giudiziaria (su cui occorre sempre la massima cautela), ma una scena di imbarazzo politico che ha rappresentato un colpo basso per chi riteneva di possedere - in via del tutto esclusiva - lo scettro di puro sostenitore delle buone cause contro i "pericolosi cattivoni" del centrodestra.

L'imbarazzo della sinistra

Una brutta scossa per la sinistra, che aveva individuato nell'italo-ivoriano il suo potenziale leader e che addirittura aveva sognato di avere davanti "il Meloni" della galassia rossa. Soumahoro riveste un ruolo pubblico che non può passare inosservato: i fatti contestati nella vicenda hanno un rilievo politico e dunque aumenta il pressing per arrivare a un chiarimento. Va in questo senso la nota diramata a firma - tra gli altri - di Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni di Sinistra italiana.

Nel comunicato è stata espressa personale vicinanza al deputato, ma allo stesso tempo viene fatto sapere che è stato chiesto un incontro per poter avere "elementi di valutazione su questa vicenda che contribuiscano a fare chiarezza". L'auspicio è che sul caso "venga fatta piena luce nel minor tempo possibile". Ogni parola è stata soppesata: da una parte il sostegno personale; dall'altra la richiesta di un chiarimento ritenuto indispensabile.

Non c'è solo questo. Tra i rossoverdi più di qualcuno ha notato una certa propensione al protagonismo da parte di Soumahoro che, non a caso, ha espresso la volontà di dare "una nuova casa politica a tutti quelli che non si sentono più rappresentati da questa sinistra fluida, senza identità e senza idee". Parole che, come riporta La Repubblica, hanno scatenato la reazione di un parlamentare di Verdi-Sinistra italiana: "Siamo appena arrivati e già pensa a fare altro, ma stiamo scherzando?!".

Con il passare delle ore non si placano le perplessità rossoverdi.

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