Francesco Paolo Sisto, viceministro alla Giustizia, a tutto campo sul caso Cospito.
Viceministro, cosa sta succedendo?
«C`è stata una importante dimostrazione di come lo Stato abbia un alto senso di responsabilità. Cospito è stato trasferito al Sai di Opera, uno dei migliori centri clinici specializzati, in modo che possa essere curato adeguatamente. Lo Stato ha dimostrato di essere attento ai diritti della persona, pure in regime di 41bis. Ma lo Stato deve anche dimostrare di non avere debolezze. Non possiamo legittimare qualunque cedimento in relazione al rispetto delle regole, che dev`essere uguale per tutti. E quindi Stato responsabile da una parte ma anche forte, reattivo rispetto a chi cerca di minarne la sicurezza. Si tratta di un caso in cui lo Stato applica, come per tutti, le regole».
C`è un problema anarchici in Italia?
«C'è un innesco i cui effetti causali vanno tenuti sotto controllo. Ovvio che se ci sono delle organizzazioni di questo genere - e forse il caso Cospito è quello che ha permesso di percepirne un certo spessore - lo Stato saprà dare le giuste risposte, come del resto ha già anticipato il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani in relazione al rafforzamento dei controlli in tutte le ambasciate e non solo. Non è la prima volta che l`Italia risponde ad azioni di questo tipo: pure in questo caso saremo in grado di salvaguardare le istituzioni e la democrazia».
Ritiene che il 41bis, nel caso di Cospito, sia stato applicato correttamente?
«Mi pare che la Cassazione debba esprimersi a breve e, come ha detto Carlo Nordio, bisogna rispettare la separazione dei poteri. Mi preme comunque ricordare - come esponente di Forza Italia - che noi con il governo Berlusconi abbiamo rafforzato il 41bis . E questo mi pare più che indicativo dello spirito che anima le scelte della coalizione . Serve - come detto - uno Stato deciso ma che sappia rispettare, come peraltro abbiamo fatto con puntualità, i diritti della persona. Non mi sembra che questo caso - quello di Cospito - possa mettere in discussione l`istituto del 41 bis, che serve solo ad evitare che i criminali abbiano contatti con il mondo esterno. E le manifestazioni degli anarchici certo non alleggeriscono, nel caso in questione , questa prognosi».
Perché gli anarchici hanno queste condotte? Ragioni geopolitiche? O singolo caso?
«Comprendere il pensiero altrui, peraltro esternato con modalità così aggressive , è sempre molto complesso.
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