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"Sulle accise decisione corretta". Gli economisti promuovono il governo

L’esecutivo guidato da Giorgia Meloni ha fatto bene a non pesare sulla finanza pubblica, dirottando le risorse a famiglie e imprese. Ma non solo: "Le polemiche non sono fondate"

"Sulle accise decisione corretta". Gli economisti promuovono il governo

O un taglio delle accise per tutti, anche per i ricchi, o concentrare le risorse sul taglio del costo del lavoro e sulle famiglie. Il governo guidato da Giorgia Meloni si è trovato di fronte a questo bivio e ha scelto la seconda strada, in quanto un moltiplicatore maggiore. Tra polemiche strumentali e bufale, la sinistra sulle accise ha dato il suo meglio, nella speranza di mettere in difficoltà il premier. Nulla da fare, fumata nera. E a sostegno della decisione dell’esecutivo arrivano anche gli economisti, sicuramente più affidabili sul tema rispetto alla sinistra.

Gli economisti promuovono il governo

Coro unanime: la sterilizzazione delle accise sui carburanti non è un aumento e il governo non poteva fare altrimenti in questo momento. La decisione presa dal governo Meloni è corretta per non pesare sulla finanza pubblica e per aiutare le famiglie alle prese con il caro bollette. Interpellato dall’Agi, Vittorio De Pedys ha sottolineato che le polemiche non sono fondate: “Perché il valore non è aumentato, è tornato al livello esistente prima del governo Draghi. Ora lo sconto sull'accisa viene tolto perché il prezzo di benzina e gas è sceso molto, tornando agli stessi livelli del 2012-2013 – l’analisi del professore di economia e finanza a Tor Vergata e alla Escp Business School - Il governo ha quindi preso la decisione corretta eliminando lo sconto che vale oltre 700 milioni al mese e fino a novembre è costato 7-8 miliardi, e scegliendo di dirottare le risorse su altre spese”.

Si parla di sterilizzazione per spostare risorse su altre voci di spesa, è la precisazione di Fabrizio D’Ascenzo. Il preside della facoltà di Economia della Sapienza è sicuro, la polemica nasce da un problema di interpretazione: le azioni intraprese dal governo per fare verifiche sul prezzo medio del carburante "potranno essere un indicatore per poter mettere in evidenza le differenze". Dalla parte del governo anche Cesare Pozzi. Il professore di Economia industriale alla Luiss e all’Università di Foggia ha messo in risalto che la coperta è corta ed è difficile da gestire:“Le azioni intraprese dal governo per fare verifiche sul prezzo medio del carburante "potranno essere un indicatore per poter mettere in evidenza le differenze". “Il governo si è trovato a dover tamponare il caro bollette e la coperta è corta”, ha confermato Gian Piero Joime. Per l’economista sarà possibile toccare le accise quando lo Stato avrà più entrate e potrà liberare risorse:“Si dovrà fare un'attenta analisi sulla filiera del caro carburante, ma ora non si poteva fare altrimenti.

Penso sia stata adottata la misura corretta nel contesto attuale che vedeva le famiglie in difficoltà”.

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