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"In migliaia da Libia e Tunisia": l'appello di Tajani all'Ue sul dossier immigrazione

Il ministro degli Esteri rilancia i rapporti con la Francia: "Occorre lavorare insieme contro l'immigrazione perché se non c'è coesione europea è difficile risolvere il problema"

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"Con la crisi in corso in Sudan, un milione di persone sta lasciando il Paese e potrebbero arrivare decine di migliaia di persone attraverso Libia e Tunisia. Il rischio è molto alto": perentorio Antonio Tajani a Stasera Italia. Il ministro degli Esteri si è soffermato sul dossier migranti e ha posto l'accento sulla situazione in Tunisia, l'obiettivo è quello di rilanciare la proposta italiana già negli incontri in programma negli Stati Uniti con il Segretario di Stato Antony Blinken e la direttrice del Fondo Monetario Internazionale Kristalina Georgieva: "Aiutiamo la Tunisia subito, diamo una prima tranche di fondi e vediamo se fanno le riforme. Se le fanno si procede con una seconda tranche e poi con una terza. Io voglio essere ottimista, perchè la stabilità della Tunisia è la stabilità del Nord Africa".

Tra i vari dossier affrontati dal titolare della Farnesina, l'intervento del governo contro la violenza sulle donne. Palazzo Chigi ha infatti approvato un pacchetto di misure per rendere il Codice Rosso ancora più severo: "Siamo intervenuti immediatamente dopo la tragedia di Giulia Tramontano, trucidata insieme a suo figlio. Troppe donne minacciate: ci saranno sanzioni più dure e controlli più severi. Prevenzione ma anche linea dura nei confronti di coloro che utilizzano violenza nei confronti delle donne".

Tornando alla politica internazionale, l'incidente con la Francia è ormai un caso chiuso. "Vogliamo essere protagonisti che vanno d'accordo con tutti", ha evidenziato Tajani: "L'ultimo incidente non era dipeso da noi, ma da un ministro degli Interni ha che pronunciato frasi inaccetabili probabilmente nell'ottica di una campagna elettorale proprio contro lo stesso Macron. Ma è un incidente chiuso. L'incontro con il ministro degli Esteri francese Colonna è andato molto bene". Rapporti cordiali necessari per raggiungere obiettivi comuni: "Occorre lavorare insieme contro l'immigrazione perché se non c'è coesione europea è difficile risolvere questo problema, che ha bisogno di una strategia a lungo termine anche in Africa".

A proposito di Europa, Tajani ha commentato le frizioni sul dossier ambiente ribadendo la ferma contrarietà di fronte alle politiche del vicepresidente della Commissione europea Timmermans: "Un conto è essere contro certe politiche, un conto è essere contro l'Europa. Noi critichiamo alcune scelte di politiche ambientale che sono dannose per l'industria e l'agricoltura perchè non tengono conto delle ricadute sociali. Il Ppe la pensa come noi. Da domani ci riuniremo per due giornate di studio con il gruppo del Ppe e affronteremo temi che riguardano i nostri valori, la nostra identità". A tal proposito, il ministro degli Esteri ha rimarcato la visione cristiana dell'ambiente che ha al centro l'uomo: "Non abbiamo una visione dogmatica e di nuovo panteismo che non tiene conto del ruolo della persona".

Altro appuntamento atteso in casa Forza Italia è il pranzo organizzato domenica ad Arcore da Silvio Berlusconi: "I ministri di Forza Italia andranno dal loro leader per raccontare cosa stiamo facendo e per ricevere indicazioni sulle cose più importanti da fare, ad esempio sul lavoro per la riforma della burocrazia e del fisco.

Dobbiamo andare avanti per attuare gli impegni presi con il programma di governo che abbiamo sottoposto agli elettori, guardando alle elezioni europee".

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