Il telefono giallo del medico-assessore

L'aveva scampata quando la giunta di Vasco Errani (nella foto), di cui fa parte, gli aveva ribadito fiducia. Ora però, per l'assessore regionale alla Sanità Carlo Lusenti le cose si mettono male. Il mese scorso, a seguito di un controllo dei Nas in un ambulatorio privato di Reggio Emilia, era venuta fuori la storia della sua attività di medico. Attività legittima, ma non opportuna, visto Lusenti è contemporaneamente controllato e controllore. Lui medico in aspettativa dell'Asl di Cesena si era giustificato così: «Si tratta di pochi giorni al mese nei quali seguo vecchi pazienti della mia città che mi sono affezionati». Poi, stretto tra le critiche e le inopportunità sollevate dall'ordine dei medici aveva anche provato a fare il beau geste: «Non si penserà che faccia questo per i soldi?», aveva chiesto anticipando di essere disposto a rinunciare al compenso da qui in avanti. Il Pdl invece, con il consigliere Galeazzo Bignami, ha continuato ad indagare e ha scoperto che il numero di telefono presso l'ambulatorio con il quale rintracciare Lusenti, sarebbe proprio quello in dotazione alla Regione per la sua attività di assessore.

Sullo sfondo, lo scandalo dell'inchiesta della magistratura sulle liste d'attesa gonfiate da alcuni medici del Maggiore di Bologna per godere degli straordinari, l'infezione di aviaria e i numerosi casi di Febbre del Nilo, di cui uno mortale. Per la Sanità regionale, fiore all'occhiello della rossa Emilia, non è certo un momento di... salute.

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