L'immagine dell'Italia rancorosa, invidiosa e succube è tutta nella faccia e nelle parole di Enrico Mentana. Il direttore del Tg7 ieri sera ha aperto il telegiornale annunciando una presunta retromarcia di Berlusconi sulla proposta di rompere i vincoli europei che stanno strangolando i Paesi. Col sorriso di chi la sa lunga, il direttore ha usato espressioni del tipo: Berlusconi è sceso a più miti consigli, come sua abitudine a circoscritto la sparata, e cose simili. A cosa Mentana si riferisse non è noto. Non c'è traccia di retromarcia. Semmai ieri Berlusconi ha ribadito il concetto precisando che non è questione di uscire dall'Europa o dall'Euro, come qualcuno ha malamente interpretato le sue parole, ma stare dentro a condizioni accettabili, con o senza il consenso della Germania. E dire che bastava leggere le agenzie: da Schultz (presidente dell'Europarlamento non certo amico di Berlusconi dopo la querelle sul kapo) a Mario Draghi (presidente della Banca centrale europea) al premier inglese Cameron, e persino Obama hanno invece sostenuto, pur senza citarlo, che la ricetta Berlusconi è percorribile e addirittura auspicabile: meno rigore, vincoli più blandi per favorire la ripresa.
Di questo, ovviamente, nei servizi del Tg7 non c'è stata traccia. Ormai Mentana è il megafono dell'antiberlusconismo militante. I suoi ascoltatori non arrivano a fine mese? E chi se ne frega, l'importante è dire ogni sera che Berlusconi è un vecchio pazzo. Se non ricordo male il genio Mentana, all'inizio della campagna elettorale aveva annunciato: da stasera cambiamo il modo di presentare i sondaggi perché ormai è chiaro che il Pdl è fuori gioco e la partita è tra il Pd e i centristi di Monti. Complimenti per l'intuito, direttore. Tra qualche tempo, non molto credo, una sera ci spiegherà che finalmente, su proposta di Letta, l'Europa ha accettato che l'Italia sfori i parametri-cappio, cosa per altro già avvenuta in passato senza drammi per la Francia e la Germania. Perché così andrà a finire, perché così pensa la maggioranza degli italiani ai quali Berlusconi ha il coraggio di dare voce.
Ps. Correttezza vorrebbe che quando un telegiornale riprende una esclusiva di un giornale almeno lo citasse.
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