Venti giorni dopo la «riemersione» della Concordiam e mentre in tribunale continuano le udienze, ieri i sommozzatori dei Vigili del fuoco hanno individuato all'interno della nave naufragata davanti all'Isola del Giglio resti del corpo di uno dei due dispersi. Si trovavano all'altezza del ponte 3 e alcuni particolari (come le scarpe da ginnastica recuperate) farebbero pensare che si tratti del giovane Russel Rebello, l'indiano 33enne che lavorava come cameriere sulla nave, morto mentre cercava di aiutare gli altri passeggeri a salvarsi. La certezza, che si tratti proprio di lui, si avrà solo dopo l'esame del Dna. A questo punto sub e palombari dovranno solo cercare di ritrovareo Maria Grazia Trecarichi, 50 anni, l'ultima delle trentadue vittime del naufragio ancora dispersa. Si era imbarcata sulla Concordia per una vacanza, in compagnia dell'amica Lucia Virzà, anche lei rimasta vittima della disgrazia. La notte della tragedia Maria Grazia riuscì a effettuare un'ultima, drammatica telefonata all'amico e socio Pippo Lombardi, raccontando che si trovava bloccata assieme all'amica e che entrambe stavano ormai non riuscivano più a uscire.
Intanto si scopre che quella sera il comandante Schettino prima di abbandonare la nave che affondava si tolse la divisa coi gradi e cambiò abito indossando un «borghese» giaccone blu. Lo ha raccontato Simone Canessa, ufficiale cartografo di bordo, durante l'ennesima udienza sul naufragio, a cui era stato chiesto di descrivere le fasi dell'evacuazione dopo l'impatto sugli scogli.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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